Pariamo del “Balon” di Torino il più famoso dei mercati di antichità e/o ferrivecchi. E’ famoso in tutto il mondo, almeno 1 volta al mese mio papà mi portava a visitare questo luogo magico e pieno di fascino. già a quei tempi, parlo degli anni 60/70 bisognava fare attenzione al portafoglio,ma li finivano i rischi, ora andare al Balon è impresa a dir poco pericolosa. Comunque questa è la Storia del Balon:
IL BALON
Il Balon (piemontese; pronuncia [ba'lʊŋ]) è il mercato delle pulci di Torino, nato verso la fine del '700 anche se posizionato in altra zona. L'attuale sistemazione risale al 1856 quando una delibera dell'allora consiglio comunale spostò il mercato dei ferrivecchi dalla sua precedente collocazione nei pressi delle Porte Palatine.
IL BALON

Il Balon (piemontese; pronuncia [ba'lʊŋ]) è il mercato delle pulci di Torino, nato verso la fine del '700 anche se posizionato in altra zona. L'attuale sistemazione risale al 1856 quando una delibera dell'allora consiglio comunale spostò il mercato dei ferrivecchi dalla sua precedente collocazione nei pressi delle Porte Palatine.
Si svolge ogni sabato nella storica Borgata del Pallone, sita in zona di Porta Palazzo, tra lo storico mercato alimentare di Porta Palazzo, uno dei più grandi mercati all'aperto d'Europa, e il fiume Dora Riparia.
La Borgata del Pallone prende il nome da un'abitudine particolare degli operai che nelle ore di pausa andavano a scommettere i loro pochi guadagni nello sferisterio di cui oggi resta come traccia un solo muro superstite con sopra scritto "Giuoco Bocce".
Il nome nasce proprio dal detto degli operai "Andoma a giughé al balon", (cioè: "andiamo a scommettere sulla partita di pallone elastico"), dal quale deriva il nome di Borgata del Pallone, e in piemontese è rimasto il nome di Balon.
C'è da ricordare la zona che era il polo produttivo all'esterno della cinta muraria di Torino. Vi passava il canale artificiale Canale dei Mulini (Canale dei Molass), canale artificiale che dava, con la forza dell'acqua, l'energia alle varie industrie, tra queste si ricordano quelle di pelletteria e conceria site lungo il canale.
La Borgata del Pallone prende il nome da un'abitudine particolare degli operai che nelle ore di pausa andavano a scommettere i loro pochi guadagni nello sferisterio di cui oggi resta come traccia un solo muro superstite con sopra scritto "Giuoco Bocce".
Il nome nasce proprio dal detto degli operai "Andoma a giughé al balon", (cioè: "andiamo a scommettere sulla partita di pallone elastico"), dal quale deriva il nome di Borgata del Pallone, e in piemontese è rimasto il nome di Balon.
C'è da ricordare la zona che era il polo produttivo all'esterno della cinta muraria di Torino. Vi passava il canale artificiale Canale dei Mulini (Canale dei Molass), canale artificiale che dava, con la forza dell'acqua, l'energia alle varie industrie, tra queste si ricordano quelle di pelletteria e conceria site lungo il canale.

Nelle ultime ristrutturazioni cittadine il vecchio Canale dei Mulini e stato portato a nuovi splendori: da atti comunali la via viene dedicata agli Operatori dell'Ingegno Manuale e Creativo, e tutti i sabato mattina e pomeriggio si possono trovare i banchetti di prodotti creativi realizzati anche sul posto.
Dato che ufficialmente la via non è ancora inserita nel piano stradale della città, non ha ancora ufficialmente un nome (non è ancora apposta la targa con il nome reale della via), gli operatori dell'Ingegno Manuale e Creativo che vi operano hanno realizzato un bando popolare per attribuirgli un nome dal quale è nato l'uso di Via Vai, nome però non ufficializzato con atti comunali.
Il Balon, affollando tutto il Borgo Dora e fondendosi al mercato alimentare di Porta Palazzo, dà vita ogni sabato alla più estesa aree mercatale all'aperto di tutta l'Europa.
Dagli anni '80 nasce, nella seconda domenica di ogni mese il Gran Balon, mercato dell'antiquariato. Da allora l'avvenimento si ripete puntualmente, sospendendo le attività solamente nel mese di agosto.
Da ricordare la Festa dël Balon che si teneva il 5 agosto ed è legata alla festività della Madonna della Neve. Si sta cercando di ridare vita a questa festa tradizionale che appartiene a Borgo Dora e ne potrà diventare una buona rappresentazione.
Mirò
Fonte: Wikipedia
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