Ho voluto inserire la Nutella, Ferrero , tra i prodotti tipici piemontesi anche se non lo è ufficialmente perchè penso che sia uno dei prodotti che più sono conosciuti e rappresentino un territorio. Dici Nutella e immediatamente pensi a Ferrero > Alba > Cuneo > Piemonte per cui ci sta in pieno tra questi prodotti.
Sulla Nutella è difficile scrivere qualcosa di nuovo, sono stati scritti libri, fatti film, tavole rotonde, party etc…allora mi limito a riassumere la storia di questo meraviglioso e unico prodotto che è sicuramente tra i tre marchi che più sono conosciuti al mondo in compagnia di Coca Cola e Mc. Donalds. Con la Settimana enigmistica è anche uno dei prodotti più copiati.
Nutella è il nome commerciale Italiano di una crema gianduia; infatti essa è a base di oli vegetali, zucchero, nocciole e cacao. Fu creata nel 1964 dall'industria dolciaria italiana Ferrero, sulla base di una precedente crema denominata Pasta Giandujot e poi SuperCrema. Il nome deriva dal sostantivo nut, che significa "nocciola" in inglese, e il suffisso ella per ottenere un nome orecchiabile.
La Nutella vera e propria, come la conosciamo tutti noi oggi, nasce ufficialmente nel 1964, ma le sue origini risalgono al periodo postbellico, siamo esattamente nel 1945, nel retrobottega della pasticceria Ferrero, ad Alba in Piemonte.
In quel periodo giravano pochi soldi e soprattutto la gente non poteva permettersi di spendere per comprare i dolci. Già da tempo Mastro Pietro Ferrero stava tentando di creare un nuovo prodotto, a base di cioccolato, che fosse però poco costoso ma comunque buono. Fu in una sera come tante che Mastro Ferrero ebbe l’idea illuminata di amalgamare l’impasto già noto del cioccolato gianduia (vedi storia del gianduiotto) con il burro di cocco, ciò che ne venne fuori fu una specie di marmellata semisolida. Una volta raffreddato in uno stampo rettangolre, l’impasto si trasformò in una sorta di grosso panetto solido da tagliare a fette. Era nata la Nutella! Il suo primo nome tuttavia fu “Giandujot”, ispirato ad un classico della pasticceria piemontese. Il nuovo prodotto riscosse immediatamente un successo inaspettato e Pietro Ferrero ebbe un’altra geniale intuizione: distribuire il suo prodotto non solo in panetti da tagliare, ma anche in porzioni più ridotte da vendere singolarmente, nacque il cremino.
Alcuni sostengono che nella torrida estate del 1949 i panetti di “Giandujot” si scioglievano come neve al sole così i negozianti decisero di mettere la crema in barattoli e di rivenderla come crema da spalmare. Altri invece sostengono che il cioccolato si sciolse nei magazzini di Alba e il prodotto fu immediatamente travasato in dei barattoli. il nuovo prodotto veniva venduto in bicchieri e barattoli di vetro con il nome di Supercrema, si trattava di uno dei prodotti a base di cioccolato più economici reperibili sul mercato.
La svolta definitiva arriva però nel 1964 con il figlio di Pietro Ferrero, Michele il quale decide di perfezionare la formula rendendola ancora più morbida e attribuendole un nuovo nome: Nutella. La scelta di questo nome non fu casuale ma Nutella deriva da “danut” , che in inglese significa nocciola, accompagnato dal vezzeggiativo ...”ella” proprio a suggerirne l’uso quasi ludico. Anche la grafica si dimostra vincente: una grande “N” in nera e tutto il resto della scritta in rosso. Da quel momento in poi il successo della Nutella non ha mai conosciuto momenti di difficoltà. Da più di quarant’anni piace ai bambini ma anche agli adulti di tutte le età! Sui di Lei sono stati scritti libri e Le sono state dedicate scene di film importanti. Si tratta di un vero e proprio mito dal fascino, dal gusto, ma soprattutto dal successo intramontabile.
Un fenomeno di costume
In molte nazioni europee, la crema cioccolato non è solamente un alimento o una golosità, bensì un consolidato fenomeno di costume. Nel corso degli anni e al mutare dei tempi e delle mode, ricetta, confezione e l'apprezzamento del pubblico di nutella sono rimasti invariati.
La crema è comparsa anche in pellicole cinematografiche, famosa è la scena del film Bianca di Nanni Moretti, in cui il protagonista Michele Apicella, alter ego del regista-attore, affoga l'ansia in un enorme barattolo di Nutella.
Appartiene al linguaggio quotidiano, è presa quale termine di paragone (es. Gnutella) e ha costituito oggetto di studi sociologici.
Su di essa sono addirittura stati scritti saggi riferiti al costume italiano (l'ultimo in ordine di tempo è "Nutella un mito italiano" del giornalista Gigi Padovani, edito da Rizzoli nel 2004), libri di ricette e svariate relazioni accademiche che indagano sulle motivazioni dell'apprezzamento di un prodotto trasversale a più generazioni.
Giorgio Gaber usò il nome della crema nella sua canzone "Destra-Sinistra". « Io direi che il culatello è di destra, la mortadella è di sinistra. Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra. »
Alberto Tomba in un'intervista al periodico Panorama il 20 gennaio 1995 « Quando dovevo dimagrire prendevo il Weetabix, ma di nascosto lo spalmavo di Nutella. »
Nutella Nutellæ è il titolo di un libro umoristico di Riccardo Cassini del 1995, dove vengono riviste parti di celebri opere in chiave Nutella.
Pubblicità
E così Nutella è destinata a diventare un fenomeno planetario. All’interno del mitico Carosello, nel 1967 arriva il primo spot pubblicitario e così l’Italia della tivù in bianco e nero si innamora della Nutella. Nell’arco di un paio di minuti viene proposta una lettura sceneggiata dei racconti dell’opera del libro “Cuore” di De Amicis, appassionanti e commoventi che lasciano un po’ di amaro in bocca ai piccoli telespettatori. Poi arriva un cucchiaio di Nutella e tutto passa. Per non parlare degli spot a cartoni animati che tiravano in ballo Jo Condor, un uccellaccio dispettoso che faceva di tutto per rovinare la vita al Gigante Amico, depositario della bontà della Nutella. Negli anni settanta, i bambini di tutte le nazioni sono protagonisti della prospera campagna pubblicitaria “La crema da spalmare che ha più radici nel mondo” e nei primi anni ottanta, il regista Nanni Moretti la cita addirittura in una celebre scena del suo film “Bianca” (1984), come antidoto alla depressione e alla solitudine.
Dal 2007 il testimonial di Nutella è Claudio Silvestri: il vero cuoco della nazionale italiana di calcio che, nello spot, interpretando se stesso, sceglie ogni mattina pane e Nutella per la colazione degli azzurri.
La ricetta della Nutella varia da paese a paese; di seguito riportiamo la ricetta italiana
Zucchero
Oli vegetali
Nocciole (al 13%)
Cacao magro
Latte scremato in polvere (5%)
Siero di latte in polvere
Lecitina di soia (emulsionante)
Aromi
Valori nutrizionali per 100 g
Energia 530 kcal 2220 kJ
Proteine 6,8 g
Carboidrati 56 g
Grassi 31 g
Acqua 0 g
Riboflavina (Vit. B2) 0,25 mg
Vitamina B12 0,26 μg
Vitamina E 6,6 mg
Fosforo 172 mg
Magnesio 70 mg
RICETTA: la migliore in assoluto
Spalmata, temperatura ambiente, su una fetta di pane casereccio.
Mirò
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