martedì 27 aprile 2010

Riso di Baraggia del Biellese e Vercellese

Il riso è uno dei prodotti più famosi fra quelli coltivati in Piemonte, non per niente viene esportato anche in Cina. Altrettanto famose sono state per tanti anni le Mondine (di loro ne parlerò dettagliatamente in un prossimo post). Anche in questo caso occhio al marchio di tutela.
 
LA DOP
È completato l'iter d'assegnazione, del marchio Denominazione Origine Protetta - di seguito DOP - per il riso di Baraggia Biellese e Vercellese, ultimato con Reg. CE n. 982 del 21 agosto 2007.

Tale marchio, evidenzia la specificità delle zone di produzione, quei territori dove le coltivazioni di riso, praticate sin dal tardo Medioevo, lasceranno per sempre, quelle tracce profonde nel paesaggio e nel vissuto delle comunità locali.
 
 

Le zone interessate alle coltivazioni, raccolta, elaborazione o trasformazione di tale denominazione di Riso DOP, sono situate nel Nord-Est del Piemonte, nelle Province di Biella e Vercelli, territori comunali e relative frazioni, dei seguenti comuni: Albano Vercellese, Arborio, Balocco, Brusnengo, Buronzo, Carisio, Casanova Elvo, Castelletto Cervo, Cavaglià, Collobiano, Dorzano, Formigliana, Gattinara, Grislarengo, Gifflenga, Greggio, Lenta, Massazza, Masserano, Mottalciata, Oldenico, Rovasenda, Roasio, Salussola, San Giacomo Vecellese, Santhià, Villanova Biellese, Villarboit.

La Baraggia è l'area pedemontana che dalle Prealpi, alla base del Massiccio Monte Rosa, si estende alla base con terrazzi, in lieve e graduale declivio, da Nord-Est a Sud-Est.
L'ambiente ecologico è specifico, anche per le caratteristiche climatiche, idrogeologiche e fertilità dei terreni.

Le varietà del riso Baraggia, alle quali è stato assegnato il marchio DOP sono le seguenti, alcune delle quali già note ai consumatori: Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, Gladio, Loto e Sant'Andrea.

Le superfici seminate a riso DOP, nelle Province di Biella e Vercelli nel 2006, offrono un dato pari a 40.457 ettari; mentre, l'intera produzione delle varietà DOP, è stimata in 2.647.237 quintali.

Negli anni 2005/06, la produzione complessiva, è valutata per Biella, in 213.590 quintali e Vercelli, per 4.880.800 quintali
(fonti: Ente nazionale Risi e Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura).
 
 
CENNI STORICI
All'avvio del secolo scorso, il riso fu una coltura storica tradizionale della Baraggia e fu utilizzato quale simbolo in manifestazioni popolari, anche di carattere sportivo.

Le coltivazioni di riso - nell'area delimitata della Baraggia - si riscontrano agli inizi del XVI Sec., in atti notarili del 1606 del Comune di Salussola BI, incluso nel perimetro delimitato.

L'originalità della Baraggia, quale zona produttiva e del prodotto, fu descritta per 50 anni nel "Giornale di risicoltura" - mensile dal 1912 al 1952 - edito dall'Istituto Sperimentale di Risicoltura, che riportò con frequenza articoli tecnico-scientifici, descrittivi delle peculiari
caratteristiche dell'area di Baraggia e del riso che si produceva.

Nel 1931, l'Istituto Sperimentale, acquisì dal Comune di Villarboit VC - al centro dell'area risicola di Baraggia - un'azienda di produzione di riso, utilizzata per la sperimentazione delle specificità produttive, in quell'area.

Dall'anno 1952, al mensile citato, si sostituì la rivista "Il Riso", edita dall'Ente Nazionale Risi.
 
Fonte: Regione Piemonte

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