mercoledì 5 maggio 2010

Fallimento e rinascita dello storico marchio “Streglio”

Fallito il marchio Streglio, un’altro pezzo dell’industria storica Piemontese, che ha fatto la storia del cioccolato con i suoi Gianduiotti famosi in tutto il mondo per la loro bontà  e per quella “G” stilizzata  e che ancora oggi venivano fatti con la tecnica antica  dell’estrusione.

La ditta fu fondata nel 1924 da Pietro Arturo Streglio, un torinese che da operaio presso la Talmone imparò l’arte del cioccolatiere, e con intraprendenza riuscì a trovare i capitali per avviare una propria attività. Pralineria e gianduiotti fin dall'inizio ne erano le specialità, prodotte nelle linee di confezionamento di via Caprie, in borgo San Donato. L’azienda rinacque dopo la seconda guerra mondiale e conobbe un certo successo negli anni del boom economico.

Le vicissitudini sono iniziate parecchio tempo fa quando nel 2001, dopo un periodo nel gruppo Pernigotti , che l'aveva acquisita nel 1973 dalla famiglia proprietaria, è entrata nel vortice Parmalat. Fino al primo crac del 2005.

E’ stata quindi acquisita dalla famiglia Borsci di Taranto, quella degli amari, ma in questi cinque anni ha avuto tante nuove traversie, con i sindacati schierati a difendere i posti di lavoro e una proprietà quasi assente.

Purtroppo la Streglio non ce l'ha fatta. Il tribunale di Pinerolo ha fermato ogni possibilità di far continuare la sua strada, almeno per ora, a questo storico marchio del cioccolato italiano e piemontese, dichiarandone il fallimento.

L’udienza per esaminare lo stato passivo è stata fissata per il 14 ottobre.

Oltre ai giandujotti, ai cremini e ai tanti prodotti di cioccolato, spariscono anche la inimitabili caramelle “Gelée”. Un vero peccato.

Aggiornamento…..

Streglio, la storia azienda di cioccolato di None, alle porte di Torino, dichiarata fallita nel maggio scorso, ha un nuovo proprietario. E’ Antonio Livio Costamagna che qualche settimana fa aveva reso nota la sua intenzione di acquisire l’azienda. Titolare della V2 Elettronica societa’ di Racconigi, nel cuneese, che opera nel settore della demotica, Costamagna e’ anche presidente di Confapi Piemonte

L’azienda attualmente occupa 50 dipendenti. Per l’acquisizione sono gia’ stati investiti circa due milioni di euro mentre e’ stato definito il piano industriale per i prossimi 5 anni che comportera’ ulteriori investimenti in risorse materiali ed umane.

”L’obiettivo – sottolinea Costamagna – e’ procedere al risanamento dell’azienda, mantenendo e incrementando l’occupazione e coinvolgendo chi in questi anni ha dato molto all’azienda, ma anche le istituzioni locali, provinciali e regionali. Voglio riportare velocemente questo marchio ai livelli di prestigio che merita basandomi sull’innovazione di prodotto, l’esaltazione della qualita’ e lo sviluppo delle esportazioni sui mercati esteri”.

    Mirò


Fotografie
Fonte: Streglio.it

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