Nostradamus arrivò a Torino nel 1556, ufficialmente per visitare Margherita di Valois, moglie del Duca Emanuele Filiberto di Savoia, donna non più giovanissima che non riusciva a dare un erede al Duca. Nostradamus aveva infatti la fama di preparare un olio miracoloso in grado di combattere la sterilità, e a tale scopo venne ospitato con discrezione nella villa La Vittoria denominata in seguito Il Morozzo.
Nostradamus predisse al Duca la nascita dell'erede e ne specificò anche il nome, Carlo Emanuele. Disse anche che sarebbe morto "quando un nove si troverà davanti a un sette": Carlo Emanuele morì infatti a 69 anni, prima di compierne 70, e la profezia si avverò.
I556
Nostre Damus a loge ici
On il ha le paradis lenfer
Le purgatoire ie ma pelle
La victoire qvi mhonore
Avrala gloire qvi me
Meprise ovra la
Rvine hntiere
(Questa e una ricostruzione pittorica della LAPIDE D.M. (in TORINO)
che venne fotografata per la prima volta nel 1922. E'stata pubblicata per
l'ultima volta nel 1970 ( Rivista di Misteri "CLYPEUS" ), dopo scompare.
La Domus Morozzo che si trovava all'inizio dell'odierna via Michele Lessona. Già ridotta a rudere, fu ulteriormente devastata da un incendio e fino al 1983 ne rimaneva ancora in piedi un muro. In seguito, le ruspe del Comune lo abbatterono e tutta l'area è diventata un giardino pubblico. Sembra comunque che la lapide non sia andata distrutta ma sopravviva in una casa torinese il cui indirizzo è mantenuto ovviamente segreto.
Intorno al 1970 si parlò molto di una lapide che Nostradamus lasciò a ricordo del suo passaggio e che avrebbe dovuto contenere un significato magico. Da studi fatti e da fotografie scattate quando ancora l'edificio era una villa qualcuno ne ricostruì il testo, piuttosto sibillino:
Il testo della lapide è scritto in una lingua provenzale rimaneggiata, che evidentemente cela un messaggio, e può essere tradotta così: I556 - Nostradamus ha alloggiato qui, dove c'è il Paradiso, L'Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria. Chi mi onora avrà la gloria; chi mi disprezza avrà la rovina intera.
Renuccio Boscolo, a questo proposito, afferma che la lapide poteva riferirsi ad alcuni fatti apparenti, ma ne nascondeva altri, decisamente più... trascendenti. Di fatto, Vittoria era il nome della cascina, ovvero della Domus Morozzo, mentre i terreni circostanti si chiamavano appunto Paradiso, Purgatorio e Inferno.
Tuttavia, per Boscolo, questa lapide racchiudeva un messaggio tale da permettere poi di decifrare ogni sua Centuria: dunque una specie di "nostradamica" Stele di Rosetta. Boscolo però non spiega l'arcano, e si limita a citare una Centuria di Nostradamus:
Quand l'escriture D. M. trouvée,
et cave antique à lampe descouverte,
Loy, Roy et Prince Ulpian esprouvee,
Pavillon Royne et Duc sous la couverte.
La traduzione fornita è la seguente: "Quando l'iscrizione D.M. (ovvero Domus Morazzo) sarà ritrovata (ciò avvenne alla fine del 1970) e in un'antica caverna sarà fatta una scoperta sensazionale gravi avvenimenti si verificheranno nella patria di chi scoprirà la lapide." Tutto ciò potrebbe essere legato alla grave crisi economica e politica del 1970, così come l'interpretazione di Boscolo potrebbe essere un errore dovuto ad alcune inesattezze di trascrizione del testo. Resta il fatto che l'enigma di Nostradamus ha lasciato un alone di magia, che ancora vibra sui luoghi del suo passaggio.
Come sempre, quando c’è di mezzo Nostradamus, vi sono interpretazioni diverse.
Mirò
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