martedì 20 luglio 2010

Palazzo Carignano - Torino

Palazzo Carignano (in piemontese Palas Carignan) è un edificio barocco storico costituito da due diversi corpi di fabbrica situato nel centro di Torino. Insieme con Palazzo Reale e Palazzo Madama fa parte dei più importanti palazzi storici della città.

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Palazzo Patrimonio dell’’Umanità Unesco.

Palazzo Carignano ospita attualmente il Museo del Risorgimento italiano (l’unico Nazionale). Nelle vicinanze si trovano la Biblioteca Nazionale Universitaria e il Teatro Carignano.

Da aprile 2006 il Museo risorgimentale è chiuso per un laborioso intervento di restauro e riallestimento e riaprirà il 17 Marzo 2011 data simbolo dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia.

Struttura

L'edificio si affaccia sull'omonima piazza e con la facciata laterale del Palazzo dell'Accademia delle Scienze e l'imponente retro della chiesa di San Filippo Neri crea un unicum architettonico di straordinario valore.

Nella seconda metà del XVII secolo (1679-1684) Emanuele Filiberto (detto il Muto) del ramo cadetto Savoia-Carignano commissiona al celebre abate, architetto e matematico Guarino Guarini (costruttore della famosa Cappella della Sacra Sindone) un palazzo per la propria famiglia. Il Guarini progetta uno splendido edificio che rappresenta una delle opere più importanti del Barocco piemontese, con una pianta ad U ed una singolare struttura architettonica: una torre ellittica è leggermente arretrata in facciata e due ali laterali si snodano per formare un cortile quadrato cinto completamente dal corpo di fabbrica.

Nella monumentale facciata principale l'ellisse è distinguibile poiché si fa spazio sinuosamente, rendendo un magnifico effetto poiché la facciata alterna tratti concavi con parti convesse in una configurazione forse riconducibile ai progetti di Gian Lorenzo Bernini per il palazzo del Louvre e al Castello di Vaux-le-Vicomte.

Dal cortile interno invece la torre ellittica spicca tra le ali laterali, superandole in altezza. Il modello dell'edificio va ricercato anche all'Oratorio dei Filippini di Borromini, richiamato anche nell'uso del laterizio a vista. I mattoni perfettamente arrotati e stuccati con malta di polvere di cotto, diventano come materia plastica e modellabile

Le decorazioni della facciata del piano nobile, anch'esse in cotto, presentano rimandi ad avventure e imprese dei Carignano, compresa la vittoria in Canada compiuta al fianco dei francesi nel 1667 contro gli Irochesi con il reggimento Carignan-Salières.

Gli interni sono splendidamente affrescati e decorati a stucco. Alcuni affreschi sono di Stefano Legnani detto il Legnanino.

Nel corso dei lavori di ampliamento eseguiti a Giuseppe Bollati su progetto di Gaetano Ferri tra il 1864 e il 1871 fu costruita la facciata posteriore, sull'attuale Piazza Carlo Alberto, in stile eclettico in pietra bianca e stucco rosa, con fastose lesene e colonne, porticato al piano terra e balaustra sul tetto rialzato al centro. Un grande fregio decorativo sulla facciata principale recante la scritta QVI NACQVE VITTORIO EMANVELE II fu aggiunto nel 1884 da Carlo Ceppi, rispettando lo stile barocco a mattoni a vista.

Storia

Palazzo Carignano è legato soprattutto alla storia Risorgimentale italiana.

Con l'ascesa al trono nel 1831 ed il conseguente suo trasferimento a Palazzo Reale, Palazzo Carignano viene ceduto al Demanio, per ospitarvi prima il Consiglio di Stato e poi la direzione delle Poste. Nel 1848 l'edificio fu destinato a sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino e per quest'uso l'architetto Carlo Sada ne modificò lo splendido salone delle feste all'interno della torre ellittica.

Nel 1861, con l'apertura del primo Parlamento italiano, l'aula risultò troppo piccola e viene quindi costruito un edificio provvisorio nel cortile, dove i deputati si riunirono fino al trasferimento della capitale a Firenze, nel 1864. Gli ammodernamenti eseguiti per adeguare l'aula alle esigenze del parlamento italiano si rivelarono perciò inutili.

Successivamente ospitò numerosi istituti e associazioni culturali. Dopo un lungo restauro, il Palazzo ospita la Soprintendenza ai Beni Culturali e il Museo del Risorgimento.

     Mirò

Fonte: Wikipedia

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