Nel letto del fiume Tanaro tra i territori di Santa Vittoria d’Alba e Verduno è avvenuto il ritrovamento eccezionale dello scheletro di un “Mastodonte” vissuto circa 5 milioni di anni fa.
L’animale popolava queste zone prima ancora che le stesse fossero sommerse dalle acque, ed è riaffiorato in quanto in questo periodo questo tratto del fiume è in secca per il rifacimento della diga d’irrigazione.
Dal letto del fiume stanno emergendo le ossa di questo “Mastodonte” animale proboscidato dalle notevoli dimensioni, si presume, tre metri lunghezza per tre di altezza ed estinto da più di due milioni di anni, si pensa che questo animale abitasse tra questa zona e la Francia.
Piano piano dagli scalpelli dei volontari stanno emergendo le ossa e lo straordinario è che, oltre alla datazione, ci sono buone possibilità di recuperare la maggior parte delle ossa, rendendo così unica questa scoperta.
Una datazione più precisa si potrà avere quando si saranno trovati i denti e il cranio, attualmente sono già stati trovati una scapola delle vertebre e delle costole.
La scoperta non è casuale, in fondo al Tanaro, nel letto gessoso, sono già stati ritrovati molti altri fossili appartenenti all’età Messiniana, non per niente questa zona è oggetto di studi e scavi di Paleontologi da più di un’anno.
I volontari hanno avuto un successo insperato ma meritato e hanno dato ancora maggior impulso alle ricerche che devono essere svolte velocemente in quanto a settembre in questa parte del fiume ritornerà a scorrere l’acqua.
Una volta ricomposto lo scheletro verrà sistemato nel museo di Alba che si arricchirà così di un pezzo unico in Italia.
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