Un’amico mi ha chiesto di portare a conoscenza di una situazione incredibilmente grave che sta affettando il canile ENPA di Via Germagnano a Torino, ed i volontari che vi svolgono il loro lavoro gratuitamente.
Ovviamente lo faccio più che volentieri, la cosa che più mi dispiace è che oltre a scrivere queste poche righe altro non posso fare, mentre quelli che potrebbe fare, sembra, se ne freghino altamente.
I volontari che si occupano della gestione dei Canili ENPA e della Lega nazionale per la difesa del cane di via Germagnano si sentono sotto assedio.
I problemi denunciati dai responsabili delle associazioni animaliste alla commissione per l’ambiente del Comune di Torino, sarebbero rappresentati dal comportamento di alcuni residenti Rom che vivono in campi più o meno abusivi, tra pneumatici, leterizi vari, batterie, liquami di non si sa quale provenienza e auto bruciate.
Ma il peggio sarebbero, secondo le denunce, le intimidazioni, le minacce, i lanci di pietre contro i cani e chi li accompagna e le molestie sessuali nei confronti delle volontarie (che hanno indotto alcune si esse a non ritornare nei canili”) per non parlare degli atti di vandalismo ed i nove furti subiti in cinque anni dall’ENPA per oltre 30.000 € di danni.
Non vogliamo certo che si ‘cancellino’ i nomadi – ha precisato Marco Francone della Consulta Animalista – ma è certo che occorre trovare una rapida ed efficace soluzione. Ci sono problemi di sicurezza per i volontari e gli animali, oltre che di igiene pubblica”. Il numero dei volontari disponibili a prendersi cura degli animali, in queste condizioni, va diminuendo rapidamente.
Ora oltre alle solite parole di circostanza dell’assessore, che non sto li a riportare, chiunque se le può immaginare, vorrei a nome di tante persone che dalle parole inutili si passasse ai fatti.
………..poi leggi su un giornale cittadino "<Villette a due piani e Porche e Ferrari decapotabili nuove di zecca, così vivono i "cari zingari", dicendo in più che il comune di Torino spende 200mila euro per riqualificare con porte in legno massello (2000 euro cadauna) e finestre (1000 euro) i campi nomadi sul territorio cittadino>
Non so se sia vero, ma se lo è……….
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