giovedì 23 settembre 2010

Il Monferrato “Monfrà” Regione storica del Piemonte tra Astigiano e Alessandrino

Il Monferrato (in piemontese Monfrà [mʊɲ'fra]) è una regione storica del Piemonte.

Il suo territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, è compreso principalmente all'interno delle province di Alessandria e Asti e si estende verso sud a partire dalla destra idrografica del Po sino a giungere ai piedi dell'Appennino ligure sul confine con la Provincia di Genova e la Provincia di Savona. Inoltre confina con altre regioni geografiche storiche del Piemonte appartenenti alla Provincia di Cuneo, ossia le Langhe  e il Roero . Attualmente è stata avanzata la proposta di candidatura al fine di includere il territorio delle Langhe insieme a quello di Monferrato e Roero nella lista del Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO

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Etimologia

Vi sono varie interpretazioni e ipotesi sull'etimologia della parola "Monferrato", ma ad oggi nessuna certa. Tra tutte ricordiamo quella sostenuta da Aldo di Ricaldone che la farebbe derivare da "Monte" e da "farro", una varietà di frumento; un'altra secondo la quale deriverebbe dal latino "Mons ferax", cioè monte fertile e ricco; un'altra ancora farebbe riferimento ai ferri lasciati dai Romani nella loro conquista, da cui "Mons ferratus". Infine un'interpretazione derivererebbe da una leggenda secondo la quale Aleramo, volendo ferrare un cavallo e non trovando i materiali adatti, usò un mattone ("mun" in lingua piemontese) e così il cavallo fu ferrato "frrha": da qui il nome Monferrato.

Geografia

Il Monferrato può essere distinto in tre porzioni principali: - Basso Monferrato (o Casalese): si caratterizza per le sue morbide colline che, ad esclusione del Sacro Monte di Crea (455 m), non raggiungono mai altezze superiori ai 400 metri; territorialmente comprende la parte della provincia di Alessandria consistente nei paesi che gravitano attorno a Casale Monferrato. Viene delimitata a nord e a est dal corso dei fiumi Po e Tanaro.

- Monferrato Astigiano (o Basso Monferrato Astigiano): identifica praticamente tutta la Provincia di Asti (ad eccezione delle Langa Astigiana) dove si ergono affascinanti colline e dove si distinguono diversi borghi storici quali Nizza Monferrato, Cortanze, Cocconato, Montiglio e Canelli. Asti è il cuore pulsante di questo macro-territorio, che è delimitato a sud dalla valle del fiume Belbo e ad ovest approssimativamente dal percorso del torrente Versa, alla cui destra orografica è situato l'Astigiano. Il punto più alto del territorio è la collina di Albugnano a 549 metri s.l.m.

- Alto Monferrato: si estende verso sud a partire dalla valle della Bormida sino a lambire i piedi dell'Appennino Ligure; viene delimitato ad ovest dalla valle della Bormida di Spigno e ad est dalla porzione occidentale della media valle Scrivia. Il centro principale è Acqui Terme. Le parti più meridionali dell'Alto Monferrato pur essendo in provincia di Alessandria ruotano economicamente attorno a Genova e Savona

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Lingue locali

Basso Monferrato

La parlata tipica è piemontese. Esistono similitudini alla lingua lombarda della Lomellina e del Pavese esclusivamente nei centri in prossimità del confine con la Lombardia.

Monferrato Astigiano

La parlata tipica è l'Astigiano un dialetto piemontese orientale o basso piemontese della lingua piemontese. Viene parlato ad Asti e provincia.

Alto Monferrato

Nell'Acquese la parlata tipica è piemontese; nell'Ovadese e nel Novese la parlata è ligure. Vi sono reciproche influenze.

Economia

Il Monferrato è una delle più note regioni vinicole italiane nel mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi e gli spumanti. Il clima secco di tipo continentale con estati calde tendenti alla siccità e inverni particolarmente freddi e la particolare conformazione idrogeologica dei terreni sono favorevoli alla viticultura, che peraltro è dominante in tutto il territorio, facendo diventare il vino non solo un elemento di ricchezza economica dell'intera regione ma anche e soprattutto un vero simbolo della cultura e della tradizione Monferrina. La capillare diffusione dei vitigni autoctoni e conseguentemente di una molteplice varietà di vini, ne sono testimoni. Fra i vini (DOC e DOCG) i più celebri sono:

  • Vini rossi
    • Barbera d'Asti
    • Barbera del Monferrato
    • Dolcetto d'Acqui
    • Dolcetto d'Ovada
    • Grignolino d'Asti
    • Grignolino del Monferrato Casalese
    • Rubino di Cantavenna
    • Ruché di Castagnole Monferrato
    • Freisa d'Asti
  • Vini bianchi
    • Cortese di Gavi
  • Vini spumante o da dessert
    • Asti spumante
    • Brachetto d'Acqui
    • Malvasia di Casorzo
    • Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
    • Moscato d'Asti

Oltre alla viticoltura attività importanti per l'economia del Monferrato sono l'agricoltura (nocciole, frutta), l'allevamento (carni, formaggi), la gastronomia (tartufi) e il turismo (settore attualmente in crescita e in fase di rilancio).

Proprio in merito al rilancio turistico della zona, attualmente è stata avanzata la proposta di candidatura al fine di includere il territorio del Monferrato insieme a quello di Langhe e Roero nella lista del Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO.

Enogastronomia

La cucina tipica del Monferrato oltre ai rinomati vini comprende una vasta gamma di cibi che vanno dalle carni, ai pesci, alle verdure, ai formaggi, e piatti tipicamente monferrini, che ormai hanno raggiunto una notorietà non solo nazionale ma anche internazionale. Fra questi ricordiamo, tra i primi piatti, gli agnolotti "al plin" (letteralmente "al pizzicotto"), i "Tajarin" (tagliatelle fini ricche di uova condite con sughi vari), i risotti del casalese, il riso ai funghi e quello al vino rosso, i minestroni di verdure, la polenta col merluzzo fritto o "comodato". Degna di menzione e soprattutto molto conosciuta è la Bagna càuda. Tra le carni ricordiamo trippe, zampini (batciuà), ceci con la testina, coda di bue (oggi cucinata col Barbera) e il salame cotto.

Tipici del Monferrato sono anche il vitello tonnato, l'insalata di carne cruda della tipica razza bovina piemontese (tritata fine col coltello e condita con soli olio, sale e limone), le acciughe al verde, l'insalata russa di verdure in maionese, i peperoni scottati alla fiamma, i fiori di zucchino ripieni, le numerose torte salate, solo per citarne alcuni. Da ricordare inoltre il Fritto misto alla piemontese e il bollito di carne, veri e propri marchi di fabbrica di quest'area. Fra i dolci spicca il Bonet o Bunet, tipico anche delle Langhe, il cui nome deriva dallo stampo di cucina Benetta di rame stagnato, dentro cui lo si faceva cuocere, facendogli cosi' acquisire la forma di un "berretto". Si tratta di un antenato del budino, quando ancora non esistevano colla di pesce, addensanti e gelatine varie. È un dolce genuino preparato con cacao, amaretti e marsala, insieme a latte uova e zucchero e cotto a bagno maria per essere successivamente servito freddo. È ora molto diffuso in tutto il Piemonte.

Storia

Anna d'Alençon fu marchesa del Monferrato

Si racconta che verso il 900 il padre e la madre di Aleramo del Monferrato vennero in Italia diretti a Roma per adempiere ad un voto. Giunti a Sezzadio, vicino a Acqui Terme, la donna partorì un maschio cui fu dato il nome di Aleramo, sinonimo di “persona allegra”. Il bambino fu affidato ai nobili del posto e ad una nutrice sassone, ma i genitori morirono ed egli venne allevato a Sezzadio.

Di origine nobile e battagliera, ben presto si distinse come abile cavaliere e fu nominato "cavaliere particolare" e "mescitore di vini" alle tavole di Ottone I imperatore del S.R.I.G.

Aleramo si innamorò della figlia dell’imperatore, la bellissima Alasia. e con lei fuggì nascondendosi nei paraggi di Pietra Ardena. Qui Aleramo fece il carbonaio e riuscì a farsi assumere tra i soldati del vescovo, vassallo dell’imperatore e andò a combattere a Brescia. Ben presto l’imperatore notò il suo valore e la sua audacia: riconosciutolo e dimenticato l'antico rancore per la fuga con la figlia, gli conferì il titolo di Marchese e gli assegnò il territorio della “marca”: quello che sarebbe riuscito a circondere nel giro di tre giorni a cavallo.
Nacque il Monferrato, nome ricavato da diverse variabili: da monx ferrax, monte fertile; mun fra, mattone ferrato; mons ferratus, monte coltivato a farro.

La data storica del Monferrato risale al 21 marzo 967 quando Ottone I gli consegnò tutte le terre dal fiume Tanaro al fiume Orba e fino alle rive del mare. Aleramo morì tre anni dopo e le sue spoglie si trovano nella chiesa di Grazzano, nei pressi di Moncalvo.

I marchesi del Monferrato si imparentarono con le case reali di Francia e dell'impero. A seguito delle crociate si imparentarono con i re di Gerusalemme e con la famiglia imperiale di Bisanzio.

I discendenti di Aleramo (aleramici) governarono il Monferrato finché nel 1306 passò alla casa imperiale dei Paleologi. Fu per pochi anni sotto il dominio spagnolo per passare ai Gonzaga (dal 1536 al 1708). Una parte del marchesato era già passata ai Savoia nel 1631 con la guerra di successione del ducato di Mantova; i Savoia presero pieno possesso del marchesato nel 1708 quando il ducato di Mantova fu occupato dalle truppe imperiali di Leopoldo I.

Sebbene in senso stretto storicamente la città di Asti non sia mai appartenuta al Marchesato del Monferrato divenendone addirittura il più acerrimo nemico, bisogna rilevare però che per alcuni anni anticamente fu dimora proprio dei Marchesi del Monferrato stessi e a tutt'oggi nella più diffusa opinione pubblica è ormai considerata de facto il cuore della subregione geografica.

Discorso opposto per la città di Chivasso, che nonostante fosse addirittura stata un'importante capitale del Marchesato del Monferrato prima di Casale, prosperando sotto di questo fino al XIV secolo quando i Visconti se ne impossessarono, ad oggi non è considerata parte della regione geografica del Monferrato sebbene ne faccia parte a ragione, storicamente.

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Centri principali

Basso Monferrato

  • Casale Monferrato (Casà) è l'antica capitale del Monferrato -  Fubine (Fibin-ni) -  Lu Monferrato Murisengo (Ambrusengh)  - Pontestura (Pont da Stura) - San Giorgio Monferrato (San Giòrs Monfrà) - San Salvatore Monferrato (San Salvador) - Vignale Monferrato (Vgnà)

Monferrato Astigiano

  • Asti (Ast) capoluogo di provincia, e importante centro del Monferrato - Castellero (Castlé] - Costigliole d'Asti (Costiòle) - Casorzo (Casors) - Castagnole Monferrato (Castagnòle Monfrà) - Castelnuovo Don Bosco (Castelneuv Dun Bosc)  - Canelli (Canej) - Cocconato Coconà [kʊkʊ'na] - Cortanze (Cortanse) - Moncalvo (Moncalv) -  antica capitale del Marchesato del Monferrato Nizza Monferrato (Nissa dla Paja) - Antico centro storico alla confluenza tra il Belbo ed il rio Nizza - Montemagno (Montmagn) - Per quattro secoli confine fra il Marchesato del Monferrato e i possedimenti di Asti

Alto Monferrato

  • Acqui (Àich) - "capitale" dell'Alto Monferrato - Molare (Morère) - Ovada (Ovà) - Ponzone (Pontsòn) - Rocca Grimalda (Ra Ròca) - Spigno Monferrato (Spign) - Altare (L'Até)


    Fonte: Wikipedia

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