Si sapeva da tempo, nelle Langhe tutti ne erano convinti, era una cosa risaputa ed i mercati stessi hanno premiato da sempre le nocciole Piemonte IGP , infatti il loro prezzo è stato più alto di quello delle altre concorrenti.
Dicevamo che lo si sapeva ma ora è ufficiale la nocciola Piemonte IGP è la più buona al mondo. Il suo segreto è la consistenza, ma anche la dolcezza e un aroma intenso e persistente che esalta la percezione della frutta a nocciolo.
A dimostrarlo scientificamente è l’analisi condotta dal Centro Studi Assaggiatori, l’unità di ricerca sull’analisi sensoriale più avanzata e completa in Italia che ha già firmato la certificazione sensoriale di prodotti come il Valcalepio Doc, l’Espresso Italiano Certificato e il tartufo bianco d’Alba. La metodologia utilizzata si basa su una scheda sensoriale complessa che attraverso numerosi descrittori genera un albero degli aromi del prodotto.
Le valutazioni di un team di 9 giudici qualificati sono state eseguite su tre tipologie di campioni di nocciole provenienti dal Piemonte, dal Lazio e dalla Turchia, le tre qualità più diffuse e usate al mondo. Si è partiti dalla nocciola cruda, per passare, poi, a due prodotti trasformati, biscotto e mousse, preparati dal medesimo operatore con la stessa ricetta e unica variante la materia prima data dalle tre diverse tipologie di nocciole.
Ne è emerso che, rispetto alle altre due contendenti, la nocciola Piemonte è quella dotata dei “generatori edonici” più efficaci, ovvero è quella con le qualità caratterizzanti che più incidono sulla piacevolezza gustativa dei prodotti.
“Certi dell’assoluta superiorità della nostra Nocciola Piemonte ne abbiamo chiesto l’analisi e il confronto a una realtà autorevole come il Centro Studi Assaggiatori, per dimostrare in modo scientifico che è la migliore al mondo - rivela Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo - I risultati sono l’importante conferma del perché la nocciola piemontese, e i prodotti dolciari che da essa nascono, abbiano un successo riconosciuto a livello mondiale.
Questa forza, la bontà unica della nocciola “born in Piemonte” deve essere valorizzata anche, come elemento di promozione turistica del territorio. Dobbiamo ringraziare i nostri contadini per il continuo e sapiente lavoro nelle nostre colline e vogliamo, attraverso questa promozione, garantire un elevato prezzo di mercato che ripaghi ampiamente la loro grande fatica”.
"L'eccellenza qualitativa della nocciola Piemonte finalmente riconosciuta dai più alti livelli scientifici deve poter essere sfruttata come fonte di reddito per l'agricoltura piemontese - aggiunge l’assessore all’Agricoltura, Claudio Sacchetto - La ricerca di sinergie anche con il mondo industriale locale deve sicuramente essere filo conduttore per la politica coriolicola dei prossimi anni".
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