lunedì 27 settembre 2010

Le Mondine, il lavoro nelle risaie tra storia, mito e schiavitù

Una mondina, o mondariso (dal verbo "mondare", pulire) era una lavoratrice stagionale delle risaie.
Il lavoro si svolgeva durante il periodo di allagamento dei campi, effettuato dalla fine di aprile agli inizi di giugno per proteggere le delicate piantine del riso dallo sbalzo termico tra il giorno e la notte, durante le prime fasi del loro sviluppo. Il lavoro consisteva nel trapianto in risaia delle piantine (trapiantè, in piemontese) e nella monda (mundè).

Erano molto giovani: alcune avevano appena dodici, tredici anni.
Quelle, che avevano già compiuto i trent'anni, venivano chiamate dalle altre: "le anziane".

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La Monda

Il lavoro della monda, molto diffuso nell'Italia settentrionale, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, consisteva nello stare per intere giornate con l'acqua fino alle ginocchia, a piedi nudi e con la schiena curva per togliere le erbacce infestanti che crescevano nelle risaie e che disturbavano la crescita delle piantine di riso.

Si trattava di un lavoro molto faticoso, riservato quindi a donne di bassa estrazione sociale, provenienti in genere dall'Emilia-Romagna, dal Veneto, dalla Lombardia e dal Piemonte, che prestavano la propria opera soprattutto nelle risaie delle province di Vercelli, Novara e Pavia.

Mondavano il riso, in queste condizioni, per otto ore al giorno.

L'abbigliamento consisteva in:

  • calze di filanca e fazzoletto tirato sul viso, a protezione contro le punture dei numerosi insetti infestanti questi ambienti palustri
  • cappello a larghe tese per riparo dal sole
  • calzoncini o mutandoni

Rivendicazioni

Le condizioni di lavoro erano pessime: l'orario era pesante e la retribuzione delle donne era molto inferiore a quella degli uomini. Questo fece crescere il malcontento che, nei primi del '900 sfociò in agitazioni e in tumulti. La principale rivendicazione, ben riassunta dalla canzone Se otto ore son troppo poche, mirava a limitare ad otto ore la giornata lavorativa e riuscì ad ottenere alcuni risultati tra il 1906 e il 1909, quando interi comuni del vercellese approvarono regolamenti che accoglievano questa rivendicazione.

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Popolarità

Questo lavoro ha sempre colpito l'immaginario popolare e ha ispirato molti canti popolari, oltre che opere letterarie e cinematografiche (come Riso amaro).

Le mondariso fanno ormai parte del folklore.
Gruppi di ex-mondine si riuniscono e si trovano a cantare nel coro, per ricordare i tempi passati con i "canti della risaia"...

« Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
pochi soldi in la cassetta
e i debit da pagar... »

("Saluteremo il Signor padrone", canto popolare)

Miro

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