Il nuovo piano casa è stato approvato per maggiori informazioni cliccate sul link qui sotto.
Aggiornamento sull’approvazione definitiva da parte della Regione Piemonte il 01/03/2011
La giunta Regionale Piemontese presieduta da Roberto Cota, come promesso, ha deciso di modificare il piano casa che era stato votato pochi mesi prima dal governo di centrosinistra, in quanto valutato troppo restrittivo.
Le nuove norme che sono state approvate ieri su proposta di Ugo Cavallera (Vicepresidente), rendono molto più veloci le le pratiche per la demolizione e la ricostruzione, al contrario delle norme precedenti, e in qualche modo ricalcano quanto voluto dal governo Berlusconi.
Alcune dichiarazioni del presidente Cota sull’argomento < ‘Questo è un ulteriore tassello che viene messo per quanto riguarda il rilancio del Piemonte, che su questa materia era rimasto ingessato in questi ultimi anni ’.
Con queste parole il Presidente della Regione Piemonte on. Roberto Cota commenta il varo da parte della Giunta regionale di un disegno di legge sullo ‘Snellimento delle procedure in materia di edilizia ed urbanistica’.
‘Questa modifica – sottolinea Cota - va incontro alle esigenze delle famiglie e dei cittadini , oltre che supportare il rilancio della nostra economia. Si tratta di un provvedimento molto atteso, che la Giunta ha deciso di mettere in campo oggi e che andrà successivamente in Consiglio Regionale’.>
L’obiettivo di questa correzione di rotta rispetto alla legge voluta da Mercedes Bresso è quello di stimolare la ripresa del settore edilizio in crisi che nell’ultimo biennio «ha subito un calo degli investimenti di circa il 16%, con ripercussioni negative sull’occupazione e con una diminuzione del 13,9% delle compravendite secondo i dati dell’Agenzia del Territorio».
Soddisfatto anche Giuseppe Provvisiero, presidente dell’Ance Piemonte, : «La semplificazione introdotta permette al settore di muoversi con più libertà stimolando gli investimenti».
Le nuove norme modificano le regole fissate per gli ampliamenti in deroga con scadenza al 31 dicembre del 2011.
Vediamo in dettaglio le nuove norme di cui parliamo:
Risparmio energetico
Le nuove norme permettono di ampliare edifici residenziali fino ad un massimo di 60 metri quadrati adeguando ai nuovi requisiti energetici e di risparmio solo la parte toccata dalla ristrutturazione, e non più l’intero fabbricato come previsto dalla norma precedente. E’ inoltre prevista la possibilità di classificare come «nuova unità abitativa» l’area ampliata in deroga. L’unica condizione è il mantenimento di un collegamento funzionale al vecchio fabbricato.
Centri storici
A differenza di quanto previsto dalla vecchia legge, si potrà intervenire nei centri storici sugli edifici che il piano regolatore classifica come «incongruenti o incoerenti con lo strumento urbanistico». Questo per agevolare la ricostruzione di fabbricati fuori scala o incompatibili con il contesto circostante dei fabbricati di pregio.
Demolire/ricostruire
Vengono allargate le maglie che regolano gli interventi di demolizione e ricostruzione. Con le vecchie norme la riqualificazione degli edifici «misti», cioè con spazi residenziali e aree occupate da uffici, negozi e attività commerciali, era fissata in un massimo del 25 per cento dell’ampliamento. Con le nuove la percentuale sale al 49 per cento.
I capannoni
Le modifiche introdotte con il disegno di legge permettono interventi per costruire soppalchi o ampliare la superficie utile dei fabbricati artigianali, produttivi e anche direzionali che per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno necessità di adeguarsi ai nuovi cicli produttivi.
Sottotetti per turismo
L’ampliamento in deroga e il recupero dei sottotetti potrà essere effettuato anche in edifici con destinazione turistico-ricettiva.
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