lunedì 20 settembre 2010

Vendemmia in Piemonte, festa ma anche polemiche

Il Piemonte è in festa è iniziata la vendemmia 2010, sono già state raccolte le uve Moscato e Brachetto si prosegue con il Cortese e lo Chardonnay per finire con i rossi, dalle Barbere al Nebbiolo per finire verso fine mese con il grignolino, i filari pullulano di gente  che raccoglie le uve e turisti che scattano foto ricordo. Su internet già si sprecano, come ogni anno gli aggettivi, buono, ottimo, eccellente in base a chi scrive, il tutto corredato da foto sempre aggiornate dei grappoli.

La Douja d’or ha sempre il solito successo e le sagre legate alla vendemmia accolgono sempre più turisti, ma in tutta questa apparente allegria c’è qualcosa che non convince i produttori ma sempre più anche i consumatori, chi si occupa di vino per passione e le autorità.

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Sto parlando delle “eccedenze”, della “distillazione” e della richiesta di “annata sfavorevole”, se le prime due voci sono abbastanza chiare, la terza vuol dire che venga autorizzato l’uso di “concentrati rettificati”, ma come dice l’assessore regionale Sacchetto <<Quest’anno non ha senso, siamo seri>> probabilmente anche altre annate non avevano diritto di essere considerate sfavorevoli, ma non sta a me giudicare.

Il punto è che negli ultimi anni in Piemonte ci sono centinaia di migliaia di ettolitri di vino in esubero (quest’anno sono circa 220.000, paria a 25.000.000 di bottiglie), quasi tutto Barbera, Dolcetto e Brachetto. E’ già stato iniziato l’iter per trasformare le eccedenze in alcol, con un costo di circa 18.000.000 di €.
Però benchè ogni anno ci siano tutte queste eccedenze le aziende vinicole fanno domanda di poter aumentare la resa delle uve per ettaro.

Mi sorge pertanto spontanea una domanda, non ci sarà mica qualcuno che produce uva da vino solo per fare eccedenze e richiedere la distillazione? Sapendo in anticipo che gli frutterà 0,70 € al litro e che basta fare domanda per ottenerla. Altrettanto spontanea mi viene la risposta ma non la dico.

Ovviamente le cantine che si avvalgono sistematicamente della “rottamazione” creano danni a chi, in una regione come Piemonte, punta giustamente sulla qualità, infatti anche la Coldiretti ha detto che farà i nomi di chi usufruirà di questa procedura, speriamo sia vero e che l’assessore Sacchetto e il ministro Galan facciano un po’ di  chiarezza e trasparenza al settore.

Un’ultima cosa, prima di andare a vendemmiare domenica, ha ancora senso la logica del prezzo sempre più alto,a bottiglia, per i consumatori, le cantine sembrano musei d’arte e le enoteche gioiellerie, se si vendesse a prezzi più “normali” ,forse, tante giacenze non ci sarebbero o forse si….

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