La Zegna marchio leader nel settore tessile del Biellese, ha saputo fin da subito imporsi per la qualità dei prodotti all’avanguardia nei metodi di produzione parliamo infatti del primo decennio del 1900, ha infatti compiuto in centenario quest’anno con il lancio di alcuni prodotti esclusivi.
Ma la Ermenegildo Zegna oggi non è più solo un’azienda tessile ma spazia in tutti i settori della moda come gli accessori, gli orologi, le penne, i profumi etc.
LA STORIA
I figli di Angelo Zegna l'11 maggio 1910 costituiscono a Trivero, insieme a Costanzo Giardini Vitri, già socio del padre, la società in nome collettivo "Zegna e Giardino"; l'azienda, con capitale sociale di 32 mila lire, si specializza nella produzione di pannilana, cioè stoffe per l'abbigliamento.Sin dai primi anni di attività l'impresa si ingrandisce: nel 1915 assume già dimensioni ragguardevoli e conta 65 operai.
La storia della Zegna inizia a metà Ottocento quando l'orologiaio Angelo Zegna decide di aprire un laboratorio tessile a Flecchia, odierno comune di Pray, (BI). Tra il 1908 e il 1910 acquista a Trivero, (BI), i terreni per costruire un lanificio; questo al proprio interno ospita tutte le fasi della lavorazione tessile con cui confezionare capi d'abbigliamento maschile. Ben presto entrano in azienda tre dei dieci figli di Angelo: Edoardo, Mario ed Ermenegildo.
Il 10 gennaio 1915, prima della scadenza dei 9 anni fissata dall'atto costitutivo, Edoardo Zegna e Costanzo Giardini Vitri escono dalla società che assume così la denominazione di "Fratelli Zegna di Angelo". Per far fronte alle difficoltà successive alla prima guerra mondiale i due soci rimasti effettuano nel 1918 un aumento di capitale sociale, pari a 104 mila lire, per sopperire ai bisogni societari. Avendo entrambe i fratelli versato una quota paritaria, la società può mantenere le norme e le condizioni originarie.
La strategia imprenditoriale dell'azienda punta sull'eccellenza del prodotto; per questo motivo decide di dotarsi di macchinari inglesi Price-Smith & Stells, più costosi, ma più efficienti, di quelli francesi normalmente in uso.
Vengono inoltre fatti cospicui investimenti per assicurarsi materie prime di pregio, operai e tecnici di grande professionalità nonché macchinari di ultima generazione.
Negli anni Venti il lanificio aumenta notevolmente il numero degli operai, che arrivano a 723 nel 1927, e il numero dei telai che diventano 60. Il 30 dicembre 1926 i fratelli Zegna decidono di prorogare il termine della società di 16 anni a partire dal 1927. Viene inoltre ingrandito l'ingresso e nel 1929 si realizza un ampliamento strutturale dello stabilimento con la creazione di nuovi reparti.
La crescita dell'impresa è continua e negli anni Trenta il marchio Zegna compare sul mercato mondiale. A Trivero giungono così personaggi illustri come Maria José e Mussolini in visita nel vercellese.
L'ammodernamento tecnologico prosegue senza sosta; si costruisce una centrale lungo il torrente Sessera e viene introdotto l'impianto di lavaggi Leviathan. Cresce anche il numero degli operai che prima del secondo conflitto mondiale raggiunge il migliaio.
Gli anni del conflitto mondiale sono molto difficili e nel 1941 i fratelli Zegna decidono di sciogliere la società. Con l’atto di cessazione Mario, privo di eredi in grado di dare continuità all'impresa, preferisce uscire dall'attività lasciando a Ermenegildo il compito di portarla avanti.
Il 1° giugno dello stesso anno, per qualificare la produzione della ditta, si cambia la ragione commerciale in "Lanificio Ermenegildo Zegno-Trivero"; si conserva però il diritto esclusivo sulla denominazione "Fratelli Zegna di Angelo" e sui marchi intestati alla stessa.
Nel novembre 1944 Ermenegildo decide di costituire una nuova società con i figli Angelo e Aldo denominata "Lanificio Ermenegildo Zegna e Figli Snc"; l’atto costitutivo della nuova società prevede la possibilità di ampliare anche i commerci per conto terzi in qualità di commissionaria di tessuti, filati e prodotti tessili in generale.
Superato il difficile periodo della guerra e dei primi anni della ricostruzione riprende l'ampliamento dello stabilimento; viene sopraelevata l'ala sud del fabbricato ed è realizzato il nuovo salone a shed della tessitura.
Negli anni Sessanta i due figli di Ermenegildo gli subentrano alla direzione della società. Vengono promossi uno sviluppo verticale dell'azienda, il passaggio dalla produzione esclusiva dei tessuti alla confezione di abiti da uomo e l'internazionalizzazione della produzione.
Nel 1968 viene inaugurato un nuovo stabilimento a Novara per la produzione di giacche e pantaloni.
Negli anni Settanta la produzione è in continua espansione, anche all'estero, e alle linee classiche si aggiungono linee di accessori e abbigliamento sportivo, nonché, nel 1972, il servizio Su Misura.
Gradatamente vengono inseriti in azienda i rispettivi figli di Aldo e Angelo.
Negli anni Ottanta la Zegna si consolida attraverso l'apertura dei primi negozi monomarca: prima a Parigi, 1980, e Milano, 1985, poi nel resto del mondo.
Dalla fine degli anni Novanta vengono portate avanti delle politiche di diversificazione che passano attraverso importanti manovre e acquisizioni; nel 1999 vengono acquistate le Lanerie Agnona Spa e nel 2002 viene costituita la società Zefer con il Gruppo Salvatore Ferragamo per consentire lo sviluppo di Zegna nel settore della pelletteria e delle calzature.
Gli anni Duemila vedono l'affermazione della Zegna anche in ambiti che isolano quello strettamente tessile; si va dalla creazione di profumi, alla produzione di una linea di occhiali da vista e da sole.
Oggi l'azienda distribuisce i suoi prodotti su almeno 60 mercati mondiali e ottiene all'estero l'80% del suo fatturato. Si contano nel gruppo Zegna oltre 6 mila dipendenti e più di 500 negozi monomarca, di cui molti di proprietà diretta.
Fonte: Storia e cultura dell’industria
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