venerdì 12 novembre 2010

“Il Piemonte è un’opportunità”, 500 milioni per il piano competitività 2011/2015 della Regione Piemonte

“Il Piemonte è un’opportunità” questo è lo slogan che la Regione Piemonte ha scelto per presentare il piano competitività per il periodo 2011/2015, stanzia la somma di 500 milioni di euro, per rilanciare le imprese, lo sviluppo e l’economia in generale.

Dopo il piano straordinario per l’occupazione ecco quello della competitività che ha lo scopo di contribuire ad un cambio radicale e dei mentalità su come fare impresa in Piemonte. La somma stanziata è di 500 milioni di euro ed e la somma di diversi tipi di fondi fra cui quelli Europei.

Tre i canali di intervento: Competitività delle imprese (200 milioni); Finanza e nuova imprenditorialità” (100 milioni); Ricerca, Università e innovazione” (200 milioni).

Le principali misure e azioni spaziano dall’impulso all’internazionalizzazione ai progetti dimostratori, dalle aggregazioni fra imprese agli interventi di semplificazione, dalle rinnovate politiche a sostegno di poli e piattaforme ai laboratori aperti, dalle smart&clean tecnhologies alla reindustrializzazione, dall’anticipo dei crediti della Pubblica amministrazione al sostegno alle imprese in uscita dalla crisi, dal partenariato pubblico-privato per la ricerca all’edilizia universitaria ed alla stesura di un disegno di legge che istituisca un quadro organico delle modalità di finanziamento degli atenei piemontesi.

Piemonte

“Partiamo dalla constatazione che il Piemonte è un’opportunità - ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Cota , durante la presentazione svoltasi  ieri a Torino - per illustrare uno strumento in grado di contribuire a riformare il sistema economico del nostro territorio con l’obiettivo di un suo rilancio, consentendo alle imprese di cogliere al meglio le opportunità della ripresa da tutti.

Quindi nessun sussidio per ritrovarsi aziende aperte forzatamente e posti di lavoro artificiali, bensì sostegno della qualità e dell'innovazione nella consapevolezza che il tempo è cambiato e il vecchio manifatturiero non può essere rifatto così com’era. Ma di una tradizione industriale di indubbio valore si può fare tesoro, fornendo a tutti i nostri imprenditori, anche i più piccoli, gli strumenti perché le loro aziende possano affermarsi e sfondare nel mondo”.

Cota ha quindi sottolineando che "sul piano abbiamo incassato l'apprezzamento di tutte le parti sociali. D'altronde, il confronto e la collaborazione sono il nostro metodo di lavoro e rappresentano la modalità positiva da seguire sempre nelle azioni importanti che la Regione intende mettere in campo. Ribadiamo quindi l'esigenza di una rinnovata alleanza con le rappresentanze di categoria e il sistema camerale, la cosiddetta Squadra Piemonte, soggetti ai quali il governo regionale riconosce il naturale ruolo di rete di riferimento per le aziende. Propensione all'ascolto, condivisione delle scelte e delle politiche, capacità di misurarsi con gli effetti degli interventi proposti, rendicontazione della sostanza e non della forma: sono queste - ha concluso il presidente - le traiettorie individuate per offrire al nostro sistema regionale nuove prospettive di sviluppo e di crescita".

Speriamo che queste misure aiutino la nostra Regione ad uscire dalla situazione di stallo in cui si trova.

Miro

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