La visita in Provincia del presidente del Senato Schifani
Accolto dalla presidente Gancia: “Una provincia che ha dato tanto. Serve un processo di riforma importante a partire dal federalismo. I sacrifici sono la regola per chi crede nella responsabilità”.
Cuneo “Il federalismo, la tutela, la sicurezza e lo sviluppo del territorio sono oggi necessari, possibili e, aggiungerei, indispensabili. Il territorio è lo spazio dove nasce il senso di appartenenza alla comunità e si genera e si consolida il senso dello Stato che è elemento di coesione irrinunciabile, perché senza Stato non c'è sicurezza, si blocca lo sviluppo, la tutela delle comunità locali degrada in localismi.
La riforma federale è l'occasione che impone a tutti di accantonare inutili contrapposizioni per rilanciare un progetto ambizioso che comprenda tutta la nostra Italia”. Queste la parole del presidente del Senato, Renato Schifani, durante l'incontro in occasione dell'anniversario della fondazione della Provincia di Cuneo.
Nella sala Consiglio del Centro Incontri si sono toccati i temi della storia e del forte senso delle istituzioni della Provincia di Cuneo, la riforma federale, il principio di uguaglianza contenuto della Costituzione italiana, la perequazione, il contenimento della spesa pubblica come la necessità di una riscoperta dell'Unità d'Italia. “Le forze politiche – ha detto Schifani – devono impegnarsi a realizzare non ciò che è bene per loro ma ciò che è bene per il Paese.
Contrasti, inutili contrapposizioni, ostacoli, possono e devono essere rimossi perchè rallentano, in un momento così delicato e difficile, la crescita e lo sviluppo del nostro Paese.
Di fronte ai problemi quali l'occupazione, soprattutto dei nostri giovani, la tutela del territorio così provato da calamità naturali, la necessità di un rigoroso controllo dei conti pubblici, gli italiani chiedono governabilità, stabilità e rispetto della volontà democratica dei cittadini. Abbiamo tutti il dovere morale di venire incontro a queste inderogabiliesigenze, con spirito veramente costruttivo”.
Parte dai 150 anni di vita della Provincia di Cuneo anche il discorso del suo presidente, Gianna Gancia. “Abbiamo, in questi mesi, cercato umilmente d’apprendere da chi ci ha preceduto nelle nostre responsabilità. Da chi prima di noi ha dovuto offrire risposte alle domande dei cittadini. Alle domande delle famiglie e delle aziende della provincia di Cuneo.
Siamo contro piagnistei e rivendicazionismi sterili, pur sapendo che la nostra è una provincia che ha dato tanto, che è orgogliosa d’aver dato tanto. Ma che non sempre ha ricevuto altrettanto. La nostra è una comunità che ha affrontato prove dure, a volte soccombendo ma sempre rialzandosi. Facendo leva sul proprio impegno, sulla propria determinazione.
Ricordo le aziende alluvionate che, nella nostra provincia, ancora aspettano il rifinanziamento delle leggi che contribuiscono alla rilocalizzazione da aree esondabili: ma anche su questo fronte so che c’è l’impegno di tutti, a partire dallo stesso Presidente Cota.”. Sul federalismo: “Sappiamo d’altronde che lo Stato è impegnato in un processo di riforma importante a partire dal federalismo fiscale che rovescerà l’ottica con cui si è sinora operato. Per questo, non ho mai preso parte alle proteste pretestuose contro i presunti ‘tagli’; per questo non mi unisco all’assalto alla diligenza che pure è fenomeno diffuso e perfino trasversale nel nostro Paese. Sappiamo che i sacrifici non sono un'eccezione, ma la regola per chi crede nella responsabilità e nel merito individuali”.
Nelle prime file i rappresentanti di Governo, parlamentari, esponenti di Regione e Provincia, amministratori locali, autorità militari, oltre all'attivista afghana Suraya Pakzad presenti all'incontro moderato dal presidente del Consiglio provinciale, Giorgio Bergesio che ha detto, tra l'altro: “Siamo qui per fare il punto sul lavoro in atto, a livello istituzionale, nell'intero territorio piemontese impegnato in un'attiva politica di rilancio del sistema Italia. Su questa scia abbiamo l’esempio di grandi politici e amministratori cuneesi a cominciare da Giovanni Giolitti, già Presidente del Consiglio e Presidente di questa Assise per oltre 20 anni fino al nostro conterraneo, Luigi Einaudi, ex Presidente della Repubblica e uomo di grandi capacità amministrative e umane”.
Al rispetto delle istituzioni quale valore fondante della Provincia di Cuneo, ha fatto riferimento il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Guido Crosetto: “Lo Stato viene prima di noi e degli interessi particolari o di partito. Questa provincia ha sempre saputo far bene due cose, lavorare e mantenere alto il rispetto delle istituzioni, a partire dai Comuni con meno di cento abitanti che rappresentano un presidio territoriale storico.
Ringrazio il presidente Schifani per l'impegno e la capacità dimostrati nell'unire attorno a principi fondamentali un paese, come il nostro, che spesso da di sé all'estero un'immagine divisa”. Infine il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che si è soffermato sulla necessità di riforme: “Il mondo è cambiato – ha dichiarato – e tutti noi dobbiamo cambiare mentalità. O attueremo le riforme o resteremo indietro. La Regione Piemonte è già fortemente impegnata in questo processo: abbiamo presentato un piano per la competitività, con lo stanziamento di 500 milioni di euro in 4 anni destinati al sostegno delle aziende del nostro territorio. Diciamo, quindi, con orgoglio che il Piemonte è un'opportunità. Abbiamo già attuato un piano strategico per il lavoro, ora resta da fare un'altra grande riforma, quella sanitaria”. (44- 637agcv10)
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