La polenta, ricetta che tutti conosciamo ma che inserisco perchè ci servirà da base molte altre ricette, per cui eccoci a parlare di questo povero ma meraviglioso piatto tipico Piemontese ma non solo.
La tipicità Piemontese di questa polenta è dovuta al mais che useremo ovvero la migliore varietà la “otto file” che ancora una volta ci porta alla zona di Alba e delle Langhe.
Gli attrezzi sono semplici:
- un paiolo in rame
- un bastone di legno
- un asse rotondo (da polenta)
- un filo da cucire
Ancora più semplici gli ingredienti:
- 1 kg. di farina di meliga
- 2 litri di acqua di montagna
- sale
Preparazione:
Facciamo bollire l’acqua in nel paiolo di rame aggiungiamo quindi la farina poco a poco (sotto forma di pioggia) e il sale. Rimestiamo in continuazione con il bastone di legno per circa 1 ora. La versiamo sull’asse di legno e la tagliamo a fette con il filo da cucire.
Inutile dire che sarebbe meglio cuocerla a legna sul camino o sul putagé, la cuociamo dove possiamo…
Abbiniamo con un Barbera d’Asti
IL MAIS “OTTO FILE”
Il mais “otto file” è una varietà di mais che conta otto file di chicchi, coltivato fin verso la metà del secolo scorso, poi soppiantata da altre varietà a maggior resa produttiva, ma certamente di qualità meno pregiata.
Ai giorni nostri non è facilmente reperibile, coltivata ormai da una esigua minoranza di agricoltori.
Per salvaguardare al meglio profumi e sapori di questo mais i metodi di lavorazione seguono i criteri di un tempo; raccolto ed essicato al sole viene poi macinato “a pietra naturale”.
In diversi modi si può scoprire in questa farina il vero gusto “di una volta” , nella forma più tradizionale la “classica polenta”, che è eccezionale anche il giorno dopo tagliata a fette , fritta o arrostita, oppure utilizzata per preparare torte, biscotti, focacce, pane e grissini.
Zia Fiorella
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