SACLA’ dal 1923
La Saclà nasce dall'intuizione del suo fondatore Secondo Ercole che decide di avviare un'attività manifatturiera per la trasformazione e conservazione dei prodotti della terra.
Nel 1923 Secondo Ercole affitta i locali dell'ex distilleria Rocca ad Asti, nell'attuale corso Felice Cavallotti, ed impianta un primo stabilimento per produrre conserve vegetali. Nasce così la Salpa (Società anonima lavorazione prodotti alimentari).
Nel 1928 Secondo Ercole sposa Piera Campanella che aiuta il marito nell'amministrazione dell'attività in continua espansione. Nel 1939 la Salpa viene liquidata e ricostruita con il nome di Sacla (Società anonima commercio lavorazione alimentari).
L'azienda, localizzata in un nuovo stabilimento nei pressi della stazione ferroviaria, ha un capitale sociale di 50 mila lire, aumentato a 150 nello stesso anno, e dà lavoro a 14 dipendenti fissi, cui si aggiungono molti stagionali.
Durante la seconda guerra mondiale la Sacla continua a produrre marmellate, concentrati di pomodoro e a conservare in salamoia ortaggi locali quali peperoni, cipolle e sedano. Nello stesso periodo è tra le maggiori produttrici di verdure essiccate per l'Arrigoni. Figura inoltre tra le aziende piemontesi selezionate dagli uffici di coordinamento per distribuire prodotti alimentari ai cittadini muniti di tessera annonaria.
Alla fine del conflitto la Sacla avvia nuove produzioni. L'essiccazione di verdure non è più un elemento trainante del mercato alimentare e l'azienda inizia a lavorare non solo gli ortaggi locali, ma anche quelli provenienti da altre regioni italiane.
Grazie al ripristino delle infrastrutture stradali e ferroviarie di collegamento e all'acquisto di camion militari la Sacla riprende in breve a produrre a pieno ritmo.
Nel 1948 la Sacla è colpita da una disastrosa alluvione; di fatto l'azienda non esiste più: crollano due capannoni, vengono distrutti molti macchinari e tutte le scorte del magazzino.
La ricostruzione però non si fa attendere e lo stabilimento viene subito riedificato e migliorato. L'azienda è decisa ad emergere nello scenario alimentare italiano e la sua produzione spazia dai prodotti specialistici, come i sottaceti e le verdure sott'olio, alla lavorazione industriale di pomodori, piselli, fagioli e cipolle.
All'inizio degli anni Cinquanta la Sacla con la sua produzione domina il comparto alimentare ed è protagonista di un'innovazione nel packaging. Viene infatti lanciata sul mercato la confezione formato famiglia, invertendo la tendenza dell'acquisto di olive e sottaceti sfusi o in piccole quantità.
Nel 1956 la Sacla acquista ed incorpora la Sipa (Società industriale prodotti alimentari) che gestisce lo stabilimento di Rottofreno (Pc).
Negli anni Sessanta si registrano una serie di innovazioni. Si abbandonano le produzioni di legumi a favore di quelle di olive e sottaceti, si sostituisce la tradizionale scatola di banda stagnata con il contenitore di vetro a capsula twist off e si adotta la pastorizzazione come metodo di conservazione.
L'azienda è anche una delle prime ad entrare nel mondo della comunicazione pubblicitaria. Nel 1965 inizia a reclamizzare i propri prodotti in campagne televisive e il marchio Sacla viene mutato nel più orecchiabile Saclà. Nel 1969 viene inoltre lanciata la linea Olivolì, l'oliva snocciolata nella busta di plastica olipak.
Gli anni Settanta sono anni di crisi per la Saclà, che nel 1975 minaccia addirittura oltre 200 licenziamenti. Nel 1977 il marchio aziendale viene mutato in Fratelli Saclà per presentare l'azienda come impresa artigianale; a livello di comunicazione pubblicitaria i fratelli vengono rappresentati come un ortolano, Benedetto, e un cuoco, Gastone.
Nello stesso anno si assiste al lancio degli Acetelli, una linea di sottaceti caratterizzatati da una minore acidità.
Gli anni Ottanta segnano l'affermazione dell'azienda che viene trasformata in holding e amplia la gamma dei propri prodotti. Negli anni Novanta la Saclà diventa leader nazionale nel settore dei sottaceti, delle olive e dei sottoli. Parallelamente l'azienda si apre anche al mercato estero. Il successo ottenuto porta alla creazione di 3 nuove filiali: una in Inghilterra, 1991, una in Francia, 1995, e una in Germania nel 1999.
La Saclà è tuttora una azienda a conduzione familiare, guidata dalla seconda e dalla terza generazione degli Ercole.
Mirò
Fonte: Storia e Cultura dell’industria
Nessun commento:
Posta un commento