Aggiornamento importante il Referendum si farà entro il 15 giugno 2012 (cliccate sul link) per maggiori informazioni
Referendum sulla caccia in Piemonte si potrebbe finalmente fare.
Il Referendum lo aspettiamo dal 1987 e ancora c’è chi si oppone.
Chi si oppone ovviamente è l’assessore Claudio Sacchetto (Lega), quello che, anzi, vorrebbe aumentare le specie cacciabili e far cacciare anche nei parchi e aree protette, questo il suo pensiero <non ci pensa nemmeno a cambiare la legge regionale per andare incontro alle associazioni: «Non abbiamo ancora preso una decisione formale - spiega -. Ma è ovvio, abbiamo in discussione una legge nuova che amplia l’elenco delle specie cacciabili. Quindi...» Quindi ma vafff…..
Facciamo un salto indietro e vediamo di ricapitolare tutta la vicenda…..
Sono passati quasi 20 anni per arrivare a una decisione, la Corte d’Appello, ha dichiarato che il referendum è ammissibile in quanto, come sottolinea il giudice, <<nessuna obiezione, come lo “spreco economico” o il mancato raggiungimento del quorum può ostacolare il diritto dei cittadini al referendum>>.
Era il lontano 1987 e poi c’è chi non vuole il processo breve….ma questa è un’altra storia.
La raccolta firme era iniziata nel 1987 (io ho firmato e mi ricordo anche dove, al banchetto LAC in via Roma ang. P. Castello a Torino), ed era stata portata avanti da Lac (Lega abolizione della caccia), Pronatura, Wwf, Cai, varie liste Verdi, e altre associazioni animaliste e non, Il numero di firme raggiunto ma iniziano i ricorsi da parte della Regione, cambiano le giunte, modificate alcune leggi, ma l’iter va avanti grazie a due persone che non si sono mai arrese Roberto Piana (Lac) e Piero Belletti (Pronatura).
Ci sono le questioni puramente giuridiche: è vero che in questi ventitré anni la legge è cambiata, ma il quesito referendario non chiedeva di abrogare la caccia, ma di imporre più limitazioni. «Si dovrà fare una valutazione alla luce della nuova legge - spiega Giulietta Magliona, legale della Regione -. In sostanza, si dovrà capire se il vecchio quesito del 1987 si può trasporre sulla nuova norma: si devono valutare i principi fondamentali». Ma qui si discute l’eliminazione di singoli articoli: «Questo in effetti complica le cose» ha spiegato Magliona.
Probabilmente la Regione non potrà giuridicamente fare ricorso in Cassazione, quindi entro pochi mesi - sempre secondo i promotori del referendum - si andrà alle urne. Nell’ufficio di via Palmieri ieri è arrivato anche Silvio Viale radicale, a sostenere il comitato promotore, convinto che il referendum si farà.
Questo referendum si deve assolutamente fare, tutte le giunte che si sono susseguite hanno mantenuto sull’argomento un atteggiamento arrogante ,a questo punto… «Questa sentenza - hanno detto Piana e Belletti - darà la possibilità ai cittadini di rispondere all’assessore che propone di introdurre anche la caccia nei parchi e addirittura quella con l’arco».
Io in prima persona seguirò l’andamento di questo iter e vi terrò informati sugli sviluppi, come blog appoggerò la campagna per la revisione della legge, mi spiace solo che il sig. Sacchetto sia della Lega, movimento per il quale non ho mai nascosto le mie simpatie, ma nessun partito o movimento può far cambiare le mie convinzioni etiche, anzi dirò di più i voti vanno e vengono…e alla Lega chiedo << Vale la pena perdere migliaia di voti faticosamente acquisiti solo per far contento Sacchetto e la Lobby dei cacciatori (per fortuna sono sempre meno)??>>
L’immagine è dedicata al sig.Claudio Sacchetto…
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Mirò
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