La Fiat conferma gli investimenti per Fabbrica Italia.
La Fiat ha intenzione di perseguire gli obiettivi di sviluppo che prevedono la crescita della produzione in Italia da 650.000 a 1.400.000 auto l’anno con un investimento di circa 20 miliardi di euro.
La conferma è giunta dal presidente e dall’amministratore delegato dell’azienda, John Elkann e Sergio Marchionne, durante l’incontro convocato il 12 febbraio a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla presenza dei ministri Giulio Tremonti, Paolo Romani e Maurizio Sacconi e del sottosegretario Gianni Letta e successivamente allargato al presidente della Regione Piemonte , Roberto Cota, al presidente delle Provincia di Torino, Antonio Saitta, ed al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.
“Sono soddisfatto perché Marchionne e John Elkann hanno ribadito che gli investimenti previsti da Fabbrica Italia saranno realizzati - ha commentato Cota al termine della riunione - Questo significa più lavoro ed è il miglior antidoto alla delocalizzazione. Adesso si tratta di remare tutti nella stessa direzione e di creare le condizioni per relazioni, soprattutto sindacali, costruttive con tutti”.
Cota ha ricordato che “per quanto riguarda il Piemonte, la Fiat trova un contesto accogliente. Il Governo regionale ha varato un pacchetto di misure, il piano straordinario per il lavoro e l’occupazione e il piano per la competitività, che rendono il nostro territorio all'avanguardia e la Regione schierata al fianco di chi vuole produrre. A ciò si aggiunge l’imminente varo della piattaforma della ricerca, che avrà nell’automotive un importante filone di azione”.
L’azienda e le istituzioni hanno condiviso la determinante rilevanza di relazioni industriali costruttive in grado di garantire la governabilità degli stabilimenti e il pieno utilizzo degli impianti, assicurando così la remunerazione degli investimenti. Il Governo, preso atto positivamente delle intenzioni manifestate dall’azienda e del suo ruolo sul mercato globale, ha confermato che concorrerà a realizzare le migliori condizioni di competitività perché gli investimenti previsti in Italia siano il volano per raggiungere il più alto posizionamento rispetto ai concorrenti del settore.
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