Piccola Storia del Piemonte, Capitolo 5°, l’invasione dei Galli.
A partire dagli anni intorno al 500 a. C. il Piemonte viene percorso da gruppi di Galli che attraversano le Alpi e provocano ostacoli agli scambi. Non si tratta di vere invasioni, ma comunque cresce in Piemonte la presenza di individui di provenienza transalpina, che si comportano da predoni o sono comunque di disturbo.
Questo è probabilmente una delle cause dell'arretramento dello sviluppo della civiltà del Piemonte nord orientale, che continua ad essere prospera più ad est, mentre il suo asse piemontese si sposta dal Ticino al Sesia. Contemporaneamente la cultura occidentale si espande all'area dell'attuale città di Biella.
Negi anni del quarto secolo a. C. si hanno vere e proprie invasioni di Galli in Italia, che arriveranno fino a Roma (Brenno nell'anno 390 a. C. arriva a saccheggiare Roma), e che, in diversi modi, si instaurano nell'Italia settentrionale, ad eccezione del Veneto.
Non pare che in Piemonte questa invasione sia stata particolarmente traumatica nell'area di nord ovest, ove da poco tempo altri Galli si sono perfettamente integrati con la popolazione locale, e nell'area di nord est, abitata da gente piuttosto affine. Qualche problema in più si riscontra nell'area del Piemonte meridionale, la più povera, che però continua a mantenere una sua identità, senza un considerevole apporto etnico gallico, mentre sembra grande l'apporto culturale, dal momento che si introducono molte usanze d'oltralpe.
In tutto il Piemonte i Galli che vi rimangono si integrano bene con la popolazione, e certamente non sono una percentuale rilevante. Significativi sono invece gli influssi culturali che si verìficano, e molte usanze galliche vengono a far parte della cultura piemontese. Fra queste senz'altro vi sono i culti religiosi, che si sovrappongono a quelli pre-esistenti, nonché l'usanza di seppellire i morti nella terra, che sostituisce la precedente pratica della cremazione, praticata in particolare nel sud Piemonte.
In Piemonte sono molti i toponimi che hanno origine celtica, fra cui i nomi di fiumi Varaita, Maira, Orco, Stura, e le due Dore (dour in celtico significa appunto acqua) e varie località come Cuorgné, Aglié, Oulx, Exilles e la stessa Susa (da segu come luogo fortificato) etc..mentre molte parole celtiche compaiono ancora oggi nella lingua piemontese.
Mirò
I link a tutti i Capitoli li trovaste nel post introduttivo alla piccola storia del Piemonte
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