giovedì 17 febbraio 2011

Presentato il manifesto di Italia 150° è di Danilo Nubioli

Il manifesto di Danilo Nubioli per i 150 anni dell’Unità

“Il modo più corretto per costruire il futuro è non dimenticare il passato è chiedere a un grande maestro di lavorare ad un nuovo simbolo a distanza di 50 anni”: è partendo da questa considerazione che Michele Coppola, assessore regionale alla Cultura, ha proposto a Danilo Nubioli, autore del celebre manifesto ufficiale di Italia ’61, di realizzare una nuova opera nell’anno del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Le copie numerate e firmate del nuovo poster sono destinate agli ospiti illustri che onoreranno la ricorrenza con una visita al nostro territorio.

da sx Saffirio, Nubioli e Coppola

Il nuovo manifesto, presentato il 16 febbraio presso il Museo regionale di Scienze naturali, si incentra sul numero 150, nella cui stilizzazione grafica si intuisce la penisola in un simbolico abbraccio. Gioiose le parole che Nubioli ha voluto scrivere in calce al lavoro e che culminano in uno sfidante e toccante “Arrivederci al 2061.Viva l’Italia”. Le parole di un uomo che ha vissuto novant’anni dell’Unità nazionale con una visione moderna ed evolutiva.

Il maestro è stato “riscoperto” da Silvio Saffirio, il creativo e imprenditore pubblicitario torinese recentemente autore del saggio di successo “Gli anni ruggenti della pubblicità”, nell’ambito delle sue ricerche sull’affascinante mondo della comunicazione e i suoi personaggi.

il maestro, 90 anni portati con la baldanza di un ragazzino, l’ha preso sul serio. Talmente sul serio che ieri, con un sorrisetto appena mascherato dagli autorevoli baffi, ha presentato la sua ultima fatica: un nuovo manifesto in tre versioni cromatiche realizzato a gratis per marcare con un segno grafico anche Italia 150, finora orfana di un emblema da tramandare ai posteri.Poster, Italia61, Danilo Nubioli

Probabilmente quello che userà la Regione sarà quello con lo sfondo tricolore (che fantasia…)«Mi pare sia venuto un buon lavoro - ha commentato Nubioli, divertito da questo rigurgito di notorietà e perfettamente a suo agio di fronte alle telecamere -. Il prossimo obiettivo è una mostra delle mie opere. Dove? Magari al Castello di Rivoli... Meglio ancora al Lingotto».

     Mirò

 

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