La Mostra Museo segreto. Amore ed erotismo nell’Antichità, si svolgerà presso il Museo di Antichità di Torino dal 03 marzo al 01 maggio 2011.
La piccola esposizione straordinaria di reperti a tema erotico di età romana evoca nel titolo quelle raccolte di oggetti che la pruderie dell’800 relegava nei musei in spazi nascosti e di difficile accesso anche per gli studiosi.
L’occasione permette di esporre una serie di reperti provenienti dal Piemonte romano non cospicua ma pienamente rivelatrice dei vari aspetti della "sessualità" antica: da quello cultuale a quello magico e funerario, fino ai più ovvi sentimenti della passione d’amore e al piacere di coppia. Di questo è testimone la diffusione di scene amorose o più esplicitamente erotiche anche su oggetti di uso quotidiano come le lucerne - esposte in più esemplari provenienti da diversi siti del territorio piemontese - che mostrano un ampio repertorio di scene di symplegma.
Gli amuleti fallici, atti a stornare il fascinum, il “malocchio”, erano tranquillamente indossati da donne e bambini. Ne è straordinario esempio la collana rinvenuta nel 2005 in C.so Prestinari a Vercelli con diciassette pendenti fra cui due piccoli falli in materiale prezioso, l’uno in ambra, l’altro in bronzo. Proveniente da una tomba femminile, la collana è associata a una lucerna con scena erotica, particolarità che giustifica l’esposizione dell’intero corredo appartenuto ad una donna sicuramente benestante, probabilmente da identificare con una etera.
La rappresentazione di divinità itifalliche e i piccoli pendenti a forma di phallus, rispondevano a esigenze legate alla sfera magico-religiosa e scaramantica. Priapo antico dio della fertilità, responsabile del rigoglio di orti e giardini, è spesso rappresentato con gli indumenti sollevati a mostrare l’enorme fallo e con le pieghe del tessuto colme di frutti, allusione alla sua facoltà di arricchire i raccolti. Mai fino ad ora esposto al pubblico, viene presentato un frammento di statua di Priapo, recentemente identificato come appartenente alla “Divina galleria”, la celebre raccolta di marmi antichi di Cesare Gonzaga (†1575), che affiancato nelle scelte dai principali antiquari del tempo come Girolamo Garimberti, aveva ornato la propria residenza di Mantova e poi di Guastalla con straordinari capolavori di arte classica provenienti soprattutto dal mercato antiquario romano, in parte confluiti nelle collezioni dei Savoia nel 1583
Info:
Torino, Museo di Antichità
Città: Torino
Indirizzo: via XX settembre 88 10100 Torino
Provincia: (TO)
Regione: Piemonte
Telefono: 0115212251
Fax: 0115213145
Sito web: http://museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it
Mirò
Fonte: Piemonteitalia.eu
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