La Festa dell’Esercito Italiano il 4 maggio a Torino
Al calendario dei Raduni 2011 si aggiunge, il 4 maggio, anche un evento militare di grande importanza: la Festa dell’Esercito.
In piazza Castello, a Torino, le Forze Armate vogliono così rendere onore al decreto firmato il 4 maggio 1861 dall’allora Ministro della Guerra Manfredo Fanti, che segnò, proprio nella città sabauda, la nascita ufficiale dell’Esercito Italiano.
Vediamo la storia dell’esercito italiano che è nato come mille altre cose a Torino
Le importanti riforme attuate dallo Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II per riconvertire la vecchia Armata Sarda nel primo Esercito Italiano, iniziarono appena conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859. Il piccolo esercito regionale del Re di Sardegna non era più sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.
Le operazioni di riunione, di tutte le forze militari disponibili nel paese iniziarono negli ultimi mesi del 1859 concludendo una prima fase organizzativa nel marzo del 1861; infatti fu allora che, con nota n. 76 del 4 maggio 1861, il Ministro Fanti ''rende noto a tutte la Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione d'Armata Sarda''.
Prima che anche i due restanti eserciti preunitari, il Borbonico ed il Garibaldino, venissero integrati, 1'Esercito presentava una struttura basata su cinque Corpi d'Armata dei quali quattro erano formati ognuno da tre divisioni, ciascuna con due brigate di Fanteria, due battaglioni Bersaglieri e tre batterie d'Artiglieria, più una brigata di Cavalleria su 3 reggimenti.
Fuori dai corpi d'armata c'era un'altra divisione di Cavalleria con quattro reggimenti e due batterie a cavallo. I cinquanta reggimenti di Fanteria e i diciotto di Cavalleria erano rispettivamente ordinati su quattro unità di livello battaglione/squadrone ciascuno.
L'Artiglieria comprendeva un totale di otto reggimenti di cui il 1° era di pontieri e operai, il 2°, 3° e 4°, appartenevano all'artiglieria da piazza, su 12 compagnie ciascuno, il 5°, 6°, 7° ed 8°, erano "da campagna" con 12 batterie ciascuno. Le batterie a cavallo erano parte del 5° reggimento.
Il Genio venne ordinato su due reggimenti di 16 compagnie ciascuno.
Info:
Punto Informativo raduni 2011
In Piazza Castello
Orari: da martedì a domenica
ore 13-19.
Nei giorni dei Raduni apertura continuata dalle ore 10 alle 20.
Tel. 011.4324421
Fax 011.4324379
Mirò
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