Il Marengo Museum, situato nella frazione di Spinetta Marengo, nel comune di Alessandria, Italia, è il Museo dedicato alla Battaglia di Marengo. Aperto ufficialmente nel giugno 2009, il museo ha sede all'interno di Villa Delavo, edificata nel 1846 per opera del farmacista Giovanni Antonio Delavo. Al suo interno sono conservati reperti e cimeli dell'epoca, accanto ad opere realizzate da artisti contemporanei. All'esterno del Museo si estende il Parco di Marengo, dove ebbe luogo la battaglia.
Il Marengo Museum intende raccontare la storia della campagna d’Italia del 1800 e della battaglia di Marengo analizzandone la cause, gli sviluppi e le conseguenze, nella convinzione che la vittoria di Bonaparte abbia costituito un elemento importante nella successiva storia europea e uno degli atti fondanti per il processo italiano di unificazione nazionale.
La Piramide di Marengo
Simbolo del Marengo Museum è la Piramide (che si trova anche nel logo), edificata nel 2009 prendendo spunto un'idea dell'allora console Napoleone Bonaparte che, alcuni anni dopo la conclusione della battaglia, emanò un editto per dare ordine di costruire una piramide, sullo stile di quelle egizie, a imperitura memoria della sua vittoria e dei caduti in battaglia, primo fra tutti il Generale Louis Charles Antoine Desaix, vero protagonista della vittoria.
Testimonianze storiche raccontano che la piramide fu costruita per circa un terzo del suo volume grazie ai fondi del Genio francese, ma la sua edificazione du interrotta per cause sconosciute, e i materiali di costruzione furono dispersi. La piramide odierna è ricopeta di piastre di ghisa che, arrugginendosi, hanno conferito al metallo il colore della sabbia e richiamano l'idea originaria di Napoleone. Al suo interno si trova l'accoglienza del museo, lo spazio informativo, il guardaroba e il bookshop.
La struttura espositiva
Piano terra
Sala 1 Vienna, capitale del sacro romano impero, aprile 1800
Sala 2 Parigi, capitale della repubblica francese, aprile 1800
Sala 3 L’Italia tra rivoluzione e reazione, 1796 - 1800
Sala 4 L’assedio di Genova, aprile - giugno 1800
Sala 5 L’armata di riserva passa le Alpi, 14 – 25 maggio 1800
Sala 6 Bonaparte ad Albard, 21 maggio 1800
Sala 7 La legione italica, maggio – giugno 1800
Sala 8 I personaggi di Marengo
Piano primo
Sala 9 La campagna d’italia, maggio – giugno 1800
Sala 10 Prima della battaglia, 13 giugno 1800
Sala 11 Intelligence
Sala 12 Eserciti in battaglia, 1756 – 1866
Sala 13 L’attacco austriaco, 14 giugno dalle 6.00 alle 17.00
Sala 14 La vittoria francese, 14 giugno dalle 17.00 alle 22.00
Sala 15 La vita dei soldati, 1796 - 1815
Sala 16 Desaix
Sala 17 Il mito di Marengo
Sala 18 Alessandria Départment de Marengo, 1800 – 1814
Piano Secondo
Mostre e allestimenti temporane
Il percorso si svolge tra 18 stanze e 900 metri quadri di estensione, all’interno ci sono 20 dipinti originali, fotografie e sette manichini che rappresentano personaggi dell’epoca. Ai visitatori è data la possibilità di immedesimarsi nel periodo, potendo indossare le uniformi dell’epoca, imbracciare un fucile originale etc..
E’ anche previsto un percorso per bambini.
La Rievocazione storica del 2011
La rievocazione della Battaglia di Marengo avrà luogo il 5 giugno 2011. La decisione di anticipare di una settimana l'appuntamento con gli eventi legati alla commemorazione della battaglia è funzionale alla recente adesione del Marengo Museum alla Federazione Europea delle Città Napoleoniche, ufficializzata nel mese di ottobre 2010 ad Ajaccio (FR).
Venuti a conoscenza di una sovrapposizione tra la rievocazione che avrà luogo a Waterloo nel weekend dell'11 e 12 giugno 2011, i responsabili della rievocazione e del Marengo Museum hanno deciso di anticipare la data di una settimana, per permettere ai molti appassionati di storia napoleonica in Europa di poter partecipare ad entrambe gli eventi.
Info:
Come arrivare in auto:In auto
Via Giovanni Delavo, Alessandria.
Vicino all'uscita autostradale Alessandria est (3 Km in direzione Alessandria)
Informazioni più dettagliate le trovate sul sito ufficiale del Marengo Museum
Mirò
Fonte: Wikipedia
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