Avevo scritto con un post alcuni mesi con grande tristezza che diceva del fallimento della Peyrano cioccolateria storica di Torino, che ha rappresentato e continua a rappresentare un mondo di Torinesità.
Ora dopo la disastrosa parentesi legata al gruppo napoletano Maiolo che ha creato questa situazione fallimentare sotto tutti i punti di vista, due “bugianen Torinesi” non proprio in tenera età hanno deciso di non lasciare morire lo storico marchio…ma chi sono queste due persone ebbene sono Bruna e Giorgio Peyrano di 68 e 73 anni che hanno ricomprato la società e dall’autunno riprenderanno la produzione del mitico cioccolato.
Il prezzo d’acquisto è stato fissato in 2 milioni e 10 mila euro, ma più che una operazione commerciale è una operazione fatta con il cuore infatti il loro commento, avvenuto durante la premiazione con il Giandujotto d’oro dalle autorità nel corso della manifestazione Cioccola-tò, è stato <<Sono felice perché torno al lavoro - commenta lei -. Ero stufa di stare con le mani in mano, a curare i fiori in campagna. Triste perché il marchio per cui abbiamo dato l’anima diventava via via più malandato. Non mi faccia commentare il lavoro di chi ci ha preceduto». E lui: «Il laboratorio mi attende, con i pregiati cacao da Venezuela, Ecuador, Madagascar e Giava, e le ricette della tradizione dello zio di mio padre, nate nel 1915»
La passione non muore mai.
Contenti i dipendenti, contenti gli appassionati di cioccolato, contenta la città di Torino, contenti tutti… per una storia commerciale, per una volta a lieto fine, che ha come protagonisti due Torinesi con la “T” maiuscola e che poteva succedere solo in in una città magica in tutti i sensi come Torino.
Mirò
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