venerdì 3 giugno 2011

Giorgetto Giugiaro e l’Italdesign

Giorgetto Giugiaro nasce a Garessio (Cn) il 7 agosto del 1938, in una famiglia di artisti che aveva visto sia il nonno Luigi che il padre Mario pittori. Trasferitosi a Torino , Giorgetto frequenta il liceo artistico e, contemporaneamente, un corso serale di disegno tecnico.

Qui, nel giugno 1955, per la mostra di fine anno scolastico realizza delle caricature di automobili e viene notato da Dante Giacosa, direttore tecnico della Fiat. Nel settembre dello stesso anno Giugiaro entra alla Fiat, nell'Ufficio Studi stilistici vetture speciali diretto da Fabio Luigi Rapi.
Nel dicembre 1959, appena ventunenne, si trasferisce alla Bertone, nominato dallo stesso Nuccio Bertone capo del Centro stile.

Giorgetto Giugiaro Gli anni passati alla Bertone sono fondamentali per la formazione di Giorgetto Giugiaro, che si afferma nel panorama del design torinese sia con proposte di ricerca avanzata (Aston Martin DB4 GT Jet del 1961, Maserati 5000 GT del 1961, Ferrari 250 GT del 1962), sia con la definizione stilistica di vetture di serie (l'Alfa Romeo 2000/2600 Sprint del 1961, l'Iso Rivolta 300/340 GT del 1962, l'Alfa Romeo Giulia GT del 1963, la Fiat 850 spider del 1965). Nel novembre 1965 Giugiaro passa alla Ghia come direttore del Centro stile e del Reparto prototipi: le esemplari De Tomaso Mangusta e Maserati Ghibli risalgono a questo periodo. Tra i prototipi di ricerca vanno ricordati la Fiat 850 Vanessa del 1966, e l'Oldsmobile Tornado Thor del 1967; tra le vetture di produzione la Isuzu 117 coupé del 1966 e la Iso Rivolta Fidia del 1967.


Pur proseguendo nella proficua collaborazione con la Ghia, Giugiaro sceglie la libera professione: il 7 febbraio 1967 fonda l'Ital Styling, una società di servizi per l'industria dell'automobile che nel 1968 diventa, con la partecipazione di Aldo Mantovani, Italdesign.

Giugiaro - Golf

Con il marchio Italdesign Giugiaro ha disegnato fino ad oggi più di 120 modelli per case automobilistiche italiane e straniere: Fiat, Seat, Lamborghini, Renault, Nissan, Volvo, Daewoo, Chrysler.Fin dai suoi primi lavori (Alfa Romeo Alfa Sud e Volkswagen Golf) Giugiaro realizza modelli destinati ad un grande successo sia nelle vendite sia nel giudizio degli esperti. In particolare la collaborazione con il Gruppo Fiat (iniziata nel 1975) porta i nomi di vetture storiche della casa torinese: la nuova gamma Lancia (Delta - Auto dell'Anno 1980 -, Prisma e Thema); Panda, Uno, Croma, Punto (Auto dell'Anno 1995), Grande Punto; Alfa Romeo 156 e 159.
Oltre ai modelli destinati alla produzione in serie Giugiaro lavora anche a numerosi prototipi di ricerca avanzata per vetture sportive e vetture speciali, espressione non solo di un raffinato design automobilistico ma anche di proposte innovative. Dalla prima, la Bizzarrini Manta (1968), alla Lancia Megagamma (1978) che anticipa i monovolume degli anni '90; dalla Lancia Medusa (1980) alla Capsula (1982), alla sportiva Machimoto (1986); dal Columbus (1992) alla Biga, vettura elettrica da città in cui si sperimenta il sistema di pagamento dell'uso, alla Ford Mustang (2006).

Giugiaro - Fiat PuntoPer i suoi 50 anni di attività nel car design, Giugiaro ha disegnato, con il supporto della Direzione Tecnica Ferrari, una modello unico di Ferrari, la GG50, che ricerca la migliore ergonomia e lo sfruttamento dello spazio. Oltre a quello automobilistico, l'attività di Giugiaro si indirizza anche verso altri filoni.
Infatti, sin dal 1974 Giugiaro crea nel gruppo un'unità (diventata nel 1981 la Giugiaro Design) dedicata al disegno industriale che lavora per aziende nei settori più disparati: Agusta Costruzioni Aeronautiche, Ansaldo Breda, Apple, Bridgestone, Bburago, Beretta, Ferrero, Fiam, L'Oreal, Luxottica, Merloni Indesit, Nikon, Piaggio, Richard Ginori, Seiko, Sanpellegrino, Shiseido, Swatch, Telecom, Trenitalia.

Nel corso della sua lunga attività Giugiaro ha ricevuto numerosi riconoscimenti: tre lauree ad honorem, il Compasso d'Oro alla carriera (1984) e altri quattro Compassi d'Oro per Panda (1981), Punto (1994), Alfa Romeo Brera (2004) e per l'apparecchiatura odontoiatrica Isotron della Eurodent (1991).

 

     Mirò

Fonte: Storia e Cultura dell’industria

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