Arturo Brachetti attore-trasformista torinese
Arturo Brachetti "appare" a Torino , città magica per eccellenza, nel 1957 e passa l'infanzia nella grigia periferia giocando tutti i giorni con un teatrino di marionette. A undici anni il padre lo manda in un collegio religioso che si rivelerà fondamentale per lo sviluppo della sua vocazione teatrale.
Qui, infatti, incontra un giovane prete, Don Silvio Mantelli, che si diletta di giochi di prestigio.
Arturo passa, quindi, l'adolescenza nel magazzino dove Don Silvio tiene decine di giochi e libri
di magia.
E’ un bravo ragazzo, non perde tempo a giocare a pallone, e in breve conquista la fiducia del sacerdote che gli affida anche le chiavi del teatrino. Con qualche costume prestato e un paio di trucchi si esibisce nel suo primo numero di trasformazioni: una strega, una cantante e un uomo in frac. Arturo Brachetti ha solo 15 anni. Al Circolo Amici della Magia e, più tardi al Circolo Magico di Alberto Sitta, riceve incoraggiamenti che lo stimolano a continuare la ricerca nel campo del trasformismo, forma d'arte dimenticata dai tempi di Fregoli (1867-1936).
Arturo Brachetti si ingegna e riesce a produrre un numero dove in 10 minuti interpreta sei personaggi con cambidi costume fulminei. Con questa esibizione vince in Italia il premio Bustelli e viene presentato a Parigi da Gerard Majax a Jean Marie Rivière, allora direttore artistico del Paradis Latin. Viene assunto e rimane come attrazione vedette per circa due anni.
Brachetti è considerato oggi il più grande attore-trasformista del mondo, capace di interpretare
in un solo spettacolo teatrale fino 80 personaggi diversi e persino di superare se stesso arrivando fino a 100 trasformazioni come in ONE MAN SHOW, 2000-2008.
In un batter d'occhio, un secondo, forse due, Arturo riesce a cambiarsi d’abito, a diventare un altro, dalle scarpe alla parrucca:
Arturo Brachetti è diventato famoso nel mondo proprio per questa sua straordinaria e unica abilità nel mutare costume, truccatura, voce, ma soprattutto cambiare anima in pochissimi secondi.
In alcune performance riesce a interpretare delle brevi pièces comiche (come il Saloon, l’Aida, la Carmen, il camerino della diva, la Butterfly e altre) recitando tutti i ruoli, con relative interazioni di personaggi oppure dei "numeri" poetici a tema (come Le quattro stagioni, Il viaggio nei colori, Fregolineide, Magritte, Marlene, Fellini, ecc).
Partito con un bagaglio di sei costumi, ora ne possiede più di 350 con un repertorio vastissimo
e in continua evoluzione.
Arturo, una delle poche star italiane di livello internazionale, si esibisce indifferentemente in
diverse lingue e in centinaia di teatri nel mondo, tanto per la famiglia reale inglese che per
Jaques Chirac all’Eliseo.
Quando non è in scena dirige spettacoli musicali di varietà, I MASSIBILLI di M. Aimée, di Aldo, Giovanni e Giacomo, METÀ FISICO METÀ FA SCHIFO di Raul Cremona ed è abitualmente il regista di tutti gli spettacoli teatrali di Aldo, Giovanni e Giacomo: I CORTI e TEL CHI EL TELUN e UNPLUGGED.
Nelle stagioni teatrali passate il suo spettacolo “L’UOMO DAI 1000 VOLTI” ha fatto il record di
presenze ed incassi nei teatri italiani.
La sua carriera comincia, dunque, negli anni ’80 a Parigi al PARADIS LATIN; quindi, in
Germania come vedette e presentatore del trionfale "FLIC FLAC" di André Heller.
A Londra, il suo spettacolo "Y" resta in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre e vince
il premio SWET AWARD for the Best Newcomer (il corrispettivo del Tony Award di Broadway).
Nello stesso anno si esibisce nel Gala di Natale al Teatro dell’Opera di Covent Garden in
presenza di tutta la famiglia reale inglese.
Tanti sono gli spettacoli di successo di questo grande artista Torinese che è impossibile ricordarli tutti.
Chi volesse saperne di più può visitare il sito ufficiale di Arturo Brachetti a questo indirizzo:
www.brachetti.com
Mirò
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