martedì 19 luglio 2011

Proteste NO TAV è allarme turismo,in Valsusa dimezzate le presenze

E’ allarme turismo in Valsusa: le montagne olimpiche si ritrovano quest’estate con le presenze quasi dimezzate e il 20% delle prenotazioni che sono state disdette perché i turisti la disertano a causa del cantiere per la Torino-Lione, ritenendo che la protesta dei No Tav renda insicura la zona.

Il problema è stato preso di petto dal presidente della Regione, Roberto Cota, che il 19 luglio ha ricevuto con l’assessore Barbara Bonino una ventina di sindaci preoccupati per la principale industria del loro territorio.

“Non posso accettare - ha affermato Cota dopo l’incontro - che gli atti di violenza di chi è contrario all’opera gettino una luce negativa sulla Valsusa e mettano in fuga i turisti. Non è tollerabile che si diffonda un’immagine negativa delle montagne olimpiche e si provochi un danno a coloro che andando a testa alta, senza farsi intimidire, svolgono un’azione importante di difesa del territorio”.

Piemonte

Le risposte che la Regione metterà in campo saranno due: una campagna informativa da studiare con l’assessorato al Turismo per far sapere che la zona è sicura e un tavolo permanente con i sindaci per un focus su tutto quello che la Regione fa per la Valsusa, utile anche per recepire le istanze provenienti dai primi cittadini.

All’appuntamento con Cota e Bonino sono arrivati a Torino i sindaci di tutte le principali località della Valsusa e della Val Germanasca, da Sestiere a Bardonecchia, da Susa a Chiomonte, da Cesana e Claviere fino a Giaveno. “Abbiamo ospitato egregiamente le Olimpiadi - questo il filo conduttore dei loro interventi - e nei primi tre fine settimana dell’estate abbiamo avuto i paesi vuoti. Gli stranieri disertano le nostre montagne, e il 20% di coloro che avevano già prenotato ha disdetto. Siamo quasi al 50% in meno di presenze: se questo è il trend, che ne sarà della stagione invernale?”

La situazione, hanno rimarcato, mette a repentaglio un’economia turistica che con 17mila presenze alberghiere l’anno e un milione e mezzo di presenze complessive (soprattutto nelle seconde case) rappresenta il 50% del turismo complessivo nella provincia di Torino e il secondo bacino turistico del Piemonte.


Il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota su questo argomento ha inviato una lettera a tutti i quotidiani nazionali…..

Ecco il testo della lettera.

‘Egregio Direttore, Le chiedo gentile ospitalità per evidenziare una situazione che preoccupa non poco una zona importante del Piemonte, la Val di Susa. Da parte dei principali mezzi d’informazione nei giorni scorsi è stato dato ampio spazio agli incidenti che si sono sviluppati in occasione dell’apertura del cantiere della Tav. Era certamente vostro dovere farlo, anche perché gli atti di aggressione e di violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine sono stati gravissimi. L’immagine che n’è scaturita, però, è stata quella di una Val di Susa insicura, un posto dove è meglio non addentrarsi.

In questi giorni sindaci ed operatori della Valle mi segnalano un calo delle presenze turistiche fino al 50%: un duro colpo per l’economia della zona. In realtà la situazione in Val di Susa è tranquilla, la zona accogliente ed ospitale, e non vi è ragione per non andarvi a villeggiare. Non c’è una guerra in atto e il posto è sicuro. La Tav è un’opera  strategica per tutto il Paese, deve essere fatta, ma non la dobbiamo trasformare in una psicosi collettiva.

Invito quindi tutti a venire in vacanza in Val di Susa, per godere della bellezza delle nostre zone’.

Presidente Regione Piemonte

Roberto Cota

Fonte: Regione Piemonte

 

     Mirò

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