lunedì 4 luglio 2011

Santa Vittoria d’Alba, nel Roero in prov. di Cuneo

Santa Vittoria d’Alba

Santa vittoria d’Alba, la sua sagoma si erge inconfondibile sulla rocca che sovrasta la valle del Tanaro, nel tratto compreso tra Bra ed Alba , a sottolineare l'appartenenza al territorio del Roero , del quale ne è degna avanguardia; con la sua posizione privilegiata, si affaccia, distinta, ad ammirare il morbido paesaggio delle Langhe .

Il paese è articolato in diversi nuclei abitativi, a cominciare dalla Villa, sulla cima del colle, antico nucleo storico sede comunale, con il Castello, la torre campanaria, la Chiesa parrocchiale dell'Assunta e la confraternita di San Francesco, poco più a valle, sul versante di levante, si adagia l’antico Borgo contadino di S. Antonio, con la piazza, il Palazzo delle Scuole ed il Centro Sociale.

S. Vittoria d'Alba, stemma

Ai piedi del colle sorge l'importante insediamento industriale e commerciale, frazione che va sotto il nome di Cinzano, nome acquisito dalla antica casa vinicola torinese "Francesco Cinzano & C." che qui aveva, fino a pochi anni fa, il suo stabilimento storico.

Altre piccole frazioni e borgate, prevalentemente agricole, sono sparse tra i vigneti e i noccioleti, principale ricchezza della zona: Case Nuove, Gottino, La Piana, Lussi e Valentino.


LA STORIA

Le testimonianze più antiche di S. Vittoria sono racchiuse in una vetrina del palazzo comunale dove si possono ammirare reperti rinvenuti sul territorio e coprenti un arco di tempo che va dalla preistoria al Medioevo, iniziando con un’ascia del neolitico.

La vicinanza con Alba e con Pollenzo rende il territorio di S. Vittoria particolarmente interessante in età romana, attraversato da più “stratae”, le cui coerenze con prati e terre della piana sono particolarmente fitte su alcuni documenti dell’abbazia di Breme del XIII secolo. I toponomi che fanno riferimento a “fundi “ di età romana non mancano. Parallelamente, tombe e inumazione sono venute alla luce lungo le “stratae”.

Resti di materiale romano sono stati segnalati presso il “bric” S. Cristoforo: il basamento stesso della torre del castello è giudicato d’età romana. Le vicende che, nei secoli seguenti, toccano direttamente Pollenzo e ne provocano la rovina si riflettono sulle terre circostanti: con il suo decadere già iniziato nel V secolo, si ampliano specialmente dopo il Mille antichi insediamenti a Bra e S. Vittoria.

Questa è all’epoca divisa tra l’abbazia di Breme e il vescovo d’Asti; da questo prendono investitura alcuni consignori, tra cui con il tempo prevalgono i Piloso. L’importanza strategica del suo castello si pone al centro dei contrasti che dividono i Comuni di Alba e di Asti, sfociati a volte in guerra aperta con il concorso di feudatari vicini: sono probabilmente questi episodi bellici che portano nel XIII secolo all’abbandono di Anforiano, i cui abitanti si trasferiscono nella nuova “villa”, al riparo del castello. Nella spartizione di feudi successiva alla caduta del dominio angioino, S.Vittoria resta in potere dei Visconti di Milano, sotto la nominale signoria del vescovo d’Asti.

I Visconti intendono farne un caposaldo del loro dominio e nel 1381 infeudano S.Vittoria ad un loro capitano, Antonio Porro. La fortuna dei Porro tramonta nel 1431 con il passaggio di Costanzo Federico, primogenito ed erede di Antonio, dalla parte del marchese di Monferrato; la sconfitta di questo l’anno seguente lascia il Porro scoperto verso Filippo Maria Visconti, che lo fa condannare a morte, seppur in contumacia.

Nel 1730 il feudo è reclamato dalla secondogenita dei Virle, marchese di Verduno, nonostante la lunga vertenza intentata dai Romagnano. Reclamato anche dalla casa sabauda, il feudo viene devoluto a questa nel 1753 e assegnato al duca del Chiablese, da cui le proprietà passeranno direttamente al regio patrimonio della casa Savoia.

Di questo periodo è la nascita delle Cantine Cinzano appartenenti alla “cascina de l’Muscatel”, passate poi alla famiglia dei Conte Marone Cinzano; con esse ebbe inizio il periodo più florido per S.Vittoria d’Alba e per i suoi stessi abitanti. Intorno alla ditta Cinzano della famiglia Marone, divenuta in breve tempo industria leader nella produzione di distillati, vini, spumanti e liquori, conosciuta e diffusa presto in tutto il mondo, si costituisce, nella zona pianeggiante del territorio, il primo nucleo abitativo della Frazione Cinzano, che con gli anni si amplia sempre più.

Oggi la stessa rappresenta la parte più densamente abitata e ricca di attività commerciali e produttive dell’intero territorio comunale.

Santa Vittoria d'Alba

IL SEGRETO DI SANTA VITTORIA

A Santa Vittoria d’Alba si svolge la trama del Film “Il Segreto di Santa Vittoria”…Alla caduta del fascismo, il popolo di Santa Vittoria - un paese nel Piemonte famoso per la qualità del suo vino - elegge sindaco un vinaio ubriacone - Italo Bombolini.
Qualche giorno dopo arriva la notizia che i tedeschi in ritirata vogliono impadronirsi di tutto il vino imbottigliato, unica ricchezza del paese, custodito nella cantina sociale. Consigliato da Carlo - un ufficiale disertore, che vive nascosto in casa della contessa Malatesta - Bombolini decide di giocare i tedeschi, nascondendo un milione di bottiglie in una grotta d'epoca romana. Compiuta l'operazione, a cui collabora tutto il paese, e arrivati i tedeschi, Bombolini consegna al loro comandante, il capitano Von Prum, le centomila bottiglie rimaste, assicurandolo che non ve ne sono altre. Sapendo che il sindaco mente, Von Prum fa perquisire il paese, ma senza risultato.

Meno arrendevoli di lui, giungono due militari con il compito di strappare alla verità ai sanvittoriani, ma Bombolini riesce a giocare anche loro. Irritato, Von Prum minaccia dapprima di uccidere Carlo, poi lo stesso Bombolini. In entrambi i casi, però, i sanvittoriani continuano a tacere e il capitano, giunto l'ordine di partire, se ne va senza essere riuscito a scoprire dove è stato nascosto il vino.

Il Segreto Di Santa Vittoria locandina del film

 

   Il Segreto Di Santa Vittoria (1969)

 

Il Segreto Di Santa Vittoria (The Secret of Santa Vittoria)
Cast : Anthony Quinn, Anna Magnani, Virna Lisi, Sergio Franchi, Quinto Parmeggiani,Carlo Caprioli, Francesco Mulè, Wolfgang Jansen, Hardy Kruger, Leopoldo Trieste
Regia : Stanley Kramer
Sceneggiatura : Ben Maddow, William Rose
Durata : 02:19:00
Data di uscita : 1969
Genere : Commedia
Distribuito da : DEAR UA

LA GIPSOTECA

Il Comune di Santa Vittoria d'Alba vanta l'illustre concittadino Gioachino Chiesa, insigne scultore, famoso in tutto il mondo, per aver fregiato delle sue opere grandi Istituzioni, Enti, Chiese e privati cittadini.
Gioachino Chiesa nasce nel 1937, innamorato del suo paese di origine, lo scultore ha deciso di donare tutti i suoi bozzetti in gesso ai suoi concittadini. Ora i bozzetti in gesso delle numerose sculture del Maestro Gioachino Chiesa sono esposti in uno scenario degno dei più blasonati musei per il visitatore attento, che li potrà apprezzare in uno stupendo colpo d’occhio.

LA MASCA  - Ciacca Merdina

Come quasi ogni paese delle Langhe o del Roero anche Santa Vittoria d’Alba ha avuto la sua Masca, si tratta di Ciacca Merdina, poco si sa di lei o comunque molto meno di altre diventate più famose anche perchè finite al rogo come la Masca Micillina. (Vedi le masche)

MANIFESTAZIONI

Due sono le manifestazioni che si svolgono regolarmente ogni anno e che attirano migliaia di persone anche da fuori regione:

Saliscendi
l’ultima domenica di maggio, è una passeggiata su e giù per i colli, durante la quale di tappa in tappa si consuma una portata di un menù completo di aperitivo, antipasto, primo, secondo, contorni, formaggio, dolce e sorbetto.

La Sagra degli agnolotti del Plin
la prima domenica di giugno.

GEMELLAGGIO

Fin da 1973 Santa Vittoria d'Alba è gemellata con Vers Pont du Gard, paese del Département du Gard, situato nella Francia Meridionale nei pressi di Nimes.

Da vedere:

IL TURRIGLIO

Situato ai piedi della collina, di epoca incerta, in parte, presumibilmente avanti Cristo, è la costruzione romana più antica. La sua destinazione lascia spazio a molte ipotesi formulare dagli studiosi, tra queste:

tempio dedicato agli dei ( molto probabilmente la dea Diana, ad Ecate Nemorensis o al dio Mercurio), edificio termale, villa privata con giardini e vasche con giochi d’acqua, monumento pubblico dedicato a qualcuno, a qualche cosa, eretto nel punto d’incontro d’importanti vie di comunicazione, oppure, ancora, grande stazione di posteggio ed albergo per tappe e ristoro di corrieri e mercanti.

IL CAMPANILE ROMANICO

Del secolo XII , o forse del 1000, è invece il CAMPANILE romanico che sorge in località Villa, vicino al Castello ed alla Torre, posti in posizione strategica per il controllo della Valle del Tanaro.

CASTELLO E TORRE

In una posizione strategica per il controllo della Valle del Tanaro è, come già accennato in precedenza, il CASTELLO, di cui si ha notizia verso la metà del XII secolo.

CANTINE CINZANO

Sono delle “meravigliose” cantine scavate nel ‘tufo’ della collina di Santa Vittoria.
Costruite in mattoni cotti, la loro storia cammina di pari passo con la storia delle famiglie del paese.
Sono un’immagine importante e significativa della conosciuta ditta F.Cinzano & C.ia.

Santa Vittoria d'Alba

disegno 016

Stato: Italia
Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Coordinate: 44°42′0″N 7°56′0″E
Altitudine: 325 m s.l.m.
Superficie: 10 km²
Abitanti: 2.771 31-07-2010 (Istat) 
Densità: 277 ab./km²
Frazioni: Borgo, Case Nuove, Cinzano, Lussi, Villa 
Comuni contigui: Bra, Monticello d'Alba, Pocapaglia, Roddi, Verduno
CAP: 12069
Pref. telefonico: 0172
Codice ISTAT: 004212
Codice catasto: I316 
Nome abitanti: santavittoriesi 
Santo patrono: santa Vittoria
Giorno festivo: 3 settembre
Sindaco: Marzia Mannoni

 

     Mirò

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