Piccola Storia del Piemonte, Capitolo 30, Nasce la prima idea di Piemonte come stato sabaudo
La signoria del ramo Savoia passa ad Amedeo VIII, che è abile politico, che chiede ed ottiene dall'Imperatore l'investitura dei feudi, e la riconferma dei diritti, ed appoggiandosi all'Imperatore tenta di neutralizzare i vicini ostili. Attua una saggia politica di collaborazione con gli Acaja.
Il nemico è sempre il marchese di Monferrato che si serve dei servizi di un Capitano di ventura abile e spregiudicato, Facino Cane. Nelle alterne vicende di questo periodo, nel 1410 il principe Ludovico d'Acaja conquista Pancalieri. L'impresa, di per sé, non è nulla di particolare, ma la citiamo perchè dà origine ad una canzone che ci è pervenuta come uno dei più antichi documenti scritti in lingua piemontese.
Nel 1416, il 10 luglio, la Savoia viene eletta a Ducato dall'Imperatore Sigismondo, ed il Conte Amedeo VIII diventa Duca di Savoia. Nel 1418 la dinastia degli Acaja si estingue per mancanza di eredi legittimi, ed Amedeo VIII di Savoia riacquista le relative terre. Il primogenito dei Duchi di Savoia , da quel momento, assume anche il titolo di Principe di Piemonte.
All'inizio di questo secolo, il Visconti, che si appoggia sulla banda dell'avventuriero noto come il conte di Carmagnola, rafforza la sua posizione in Piemonte. Ma nel 1424 il Carmagnola abbandona Milano, si rifugia in Piemonte e cerca di convincere il marchese di Saluzzo e poi Amedeo VIII a portare guerra a Filippo Maria Visconti. Il Duca Amedeo temporeggia, mentre si costituisce una Lega contro Milano. Amedeo VIII è con il piede in due scarpe: alleato della Lega ma prende accordi con Milano, ed alla fine ottiene Vercelli. Il Visconti è battuto dal conte di Carmagnola a Maclodio il 12 ottobre 1427 (episodio rievocato dal Manzoni nella tragedia "Il Conte di Carmagnola" - ricordiamo il "coro" La battaglia di Maclodio: "S'ode a destra uno squillo di tromba - a sinistra risponde uno squillo - d'ambo i lati calpesto rimbomba - da cavalli e da fanti il terren. - Quinci spunta nell'aria un vessilo - quindi un altro s'avanza spegato - ecco appare un drappello schierato - ecco un altro che incontro gli vien." –.....").
Il duca Amedeo VIII si rende conto, a questo punto, che sta iniziando a delinearsi un possibile Piemonte sabaudo, nonostante la presenza dei marchesati di Saluzzo e Monferrato, la presenza dei Visconti a Vercelli, Novara, Alessandria, e Tortona, nonché Asti, che è sotto l'influenza di Carlo, figlio di Luigi d'Orleans, occupata poi da Filippo Maria Visconti. Lo stato si è dotato di strumenti istituzionali ed amministrativi importanti. L'obiettivo è comunque ancora lontano, ed il Ducato rischierà ancora di scomparire.
Con una politica di inganni e ricatti nei confronti del marchese di Monferrato, il Ducato di Savoia si allarga ancora nel 1435. Lo stato si è modernizzato ed i suoi centri sono Chambery e Torino. Lo Stato si dota di una serie di Statuti che regolano le principali materie. Viene definita una struttura di Magistratura e varie norme di procedura, alcune norme atte ad evitare conflitto di interessi (gia a quei tempi c'era il problema !!!...).
Verso la fine del secolo XV viene introdotta la coltura del riso nel vercellese, ma sono pochi i miglioramenti che vi sono stati nell'agricoltura in generale. Le attività industriali sono ancora più arretrate. È invece migliorato l'aspetto delle città. Fin dall'inizio del secolo Torino ha la sua Università, realizzata da Ludovico d'Acaja che ha chiesto tanto al papa di Avignone quanto all'Imperatore ed al Papa legittimo l'autorizzazione.
L'Università sarà poi trasferita a Savigliano e quindi riportata a Torino. A Torino sono anche sistemati i luogotenenti del Duca ed il Consiglio cismontano, che opera come organo di governo e tribunale d'appello per tutti i domini sabaudi in Piemonte e che è ben più consistente dell'analogo di Chambery. Da questo momento Torino diventa la principale città sabauda in Piemonte. In questo secolo, sul finire, nascono specifiche caratteristiche piemontesi in architettura e nelle arti figurative, con artisti di rilievo (Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari, etc.). Un po' alla volta l'asse dello stato si sposta dalla Savoia al Piemonte.
Mirò
Tutti i link ai capitoli si trovano nel post di presentazione della Piccola Storia del Piemonte
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