mercoledì 5 ottobre 2011

Piccola Storia del Piemonte 40/58 - La questione valdese

Piccola Storia del Piemonte, Capitolo 40, La questione valdese

Il periodo è caratterizzato da violenze tra cattolici e valdesi. I Valdesi sono in espansione, a causa dei molti arrivi dalle nazioni in cui i valdesi sono perseguitati e quindi, dalle valli dove viene loro riconosciuto un certo diritto a professare il loro culto, scendono verso la pianura. I Duchi di Savoia , che avevano mostrato una certa tolleranza, sono ora (sec. XVII) molto dipendenti dagli umori francesi. Sulle montagne si verificano gravi incidenti, in uno dei quali viene ucciso anche il parroco di Oulx (1650) in territorio delfinale.

Nel 1655 il governo ducale impone ai valdesi di lasciare la pianura, quindi si prepara una spedizione nelle valli. I soldati ducali compiono eccidi nei paesi valdesi, e così il Ducato si trova isolato dall'Europa, in particolare quella protestante, salvo ovviamente la Francia. Inghilterra e Svizzera si organizzano per portare aiuto alle valli valdesi.

Sacra S. Michele

Si giunge ad un nuovo accordo di "convivenza", che ristabilisce il vecchio trattato di Cavour, ma che è destinato a durare poco. In effetti gli scontri continuano, e nel 1685 Luigi XIV, re di Francia, riprende le ostilità, togliendo di fatto le libertà ai valdesi, e cerca di spingere il Duca di Savoia a fare altrettanto. Vittorio Amedeo II dapprima esita e poi constata di non avere altra via che seguire Luigi XIV.

I valdesi respingono le imposizioni e si organizzano a difesa, sebbene tra due fuochi, sotto la guida di Enrico Arnaud. La sconfitta dei valdesi è inevitabile, molti sono i morti e molti vengono imprigionati, mentre prosegue la guerriglia di piccoli gruppi. Guerriglia estremamente tenace, fino a diventare leggendaria. Ancora per la pressione di Svizzera e Germania, ai valdesi superstiti è concesso di riparare in Svizzera.

Di qui i valdesi progettano il rientro alle loro terre. La situazione politica li favorisce in quanto in Europa si costituisce la Grande Alleanza con Guglielmo d'Orange, ora re d'Inghilterra che guida la lega e diventa il protettore del protestantesimo. Nel 1689, sotto la guida di Arnaud, i valdesi rientrano nelle valli del Pellice con una lunga marcia dall'area di Ginevra, aprendosi la strada con l'astuzia e la forza. Contro i valdesi vi sono i Francesi, ed il Duca di Savoia.

Quest'ultimo cerca di prender tempo e finirà per fare una pace separata con i Valdesi stessi, rompendo l'alleanza con la Francia, che è sempre una pericolosa vicina, e concedendo la possibilità di vivere nei territori del Pellice e Chisone senza particolari minacce. Questo è già qualcosa, anche se non è ancora il riconoscimento di una libertà religiosa. Siamo nel 1690 e Vittorio Amedeo II ha rotta l'alleanza con la Francia dichiarandole guerra. Da questo momento le milizie valdesi, finanziate dall'Inghilterra, si troveranno sempre a fianco dei Piemontesi nelle guerre contro la Francia.


     Mirò


Tutti i link ai capitoli si trovano nel post di presentazione della Piccola Storia del Piemonte

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