giovedì 13 ottobre 2011

Vasari in Piemonte a 500 anni dalla nascita

VASARI IN PIEMONTE A 500 ANNI DALLA NASCITA
Le opere per la Basilica del Papa 

La ricorrenza del quinto centenario della nascita di Giorgio Vasari, famoso pittore manierista toscano e autore delle altrettanto famose “vite”, ha dato origine ad una serie di importanti eventi celebrativi.

Tra questi, ha destato particolare eco l’avviarsi ad Arezzo, luogo di nascita del maestro, del restauro della pala vasariana raffigurante L’Assunzione delle Vergine, opera del 1539. L’interesse è stato suscitato non solo in quanto trattasi di un importante, seppur non unico, recupero di un’opera d’arte, quanto piuttosto per la valenza “pubblica” conferita all’evento, attraverso l’individuazione di un contesto pubblicamente frequentato - una sala al pian terreno del Comune di Arezzo – per l’allestimento del laboratorio di restauro.

Esaurito il delicato intervento, la pala d’altare sarà inviata negli Stati Uniti come “ ambasciatrice” delle celebrazioni vasariane.

Giorgio Vasari, adorazione dei magiBosco Marengo, piccolo centro piemontese, tra le brume della pianura alessandrina, conserva alcune tra le migliori opere di Giorgio Vasari e della sua scuola, proprio per l’illuminata committenza di Papa San Pio V. Grazie invece alla collaborazione di soggetti a vario titolo interessati e coinvolti – dal Fondo per gli Edifici di Culto (FEC) del Ministero degli Interni proprietario della Basilica e degli arredi in essa custoditi, al Demanio, al Prefetto di Alessandria, alle Soprintendenze competenti per materie e territorio, al Comune di Bosco Marengo, agli enti finanziatori quali la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e quella della Cassa di Risparmio di Torino – l’Adorazione dei Magi, la prima opera commissionata a Giorgio Vasari da Papa Pio V nel 1566, è stata asportata dalla cappella in cui viene custodita da secoli, per essere sottoposta ad un delicato intervento conservativo.

Di Bosco Marengo e del Vasari ne hanno parlato questa mattina in Regione, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola e il vicepresidente della Giunta regionale Ugo Cavallera, Angela Lamborizio,sindaco del Comune di Bosco Marengo, Francesco Castaldo, Prefetto della Provincia di Alessandria, Pier Angelo Taverna Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Agostino Gatti Consigliere di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

“Questa iniziativa-ha detto l’assessore Michele Coppola- è la dimostrazione concreta di come la politica culturale sia restituzione dei gioielli del nostro territorio e la riaffermazione del concetto stesso di bene culturale e della sua fruizione. Il complesso di Santa Croce e i suoi restauri sono anche un bell'esempio di come i soggetti locali, dal comune di Bosco Marengo alla Prefettura, dal Demanio alle fondazioni bancarie, siano in grado di fare sistema ottenendo importanti risultati. In una logica di sana competizione di marketing territoriale è anche la dimostrazione del coraggio del nostro territorio nell'affrontare sfide di alto livello e di qualità.”

“ Complessi come questo di Bosco Marengo -ha aggiunto il vicepresidente Ugo Cavallera- possono avere un futuro solo se c’è una sinergia da parte di tutto il territorio interessato, senza la quale non si potrebbe procedere.”

“Così anche a Bosco – ha affermato Angela Lamborizio, sindaco di Bosco Marengo - grazie alla caparbietà piemontese ed alla profonda coscienza sull’’importanza del patrimonio storico e artistico del nostro territorio, non si è rimasti inattivi ed in attesa degli eventi ma si è tentato di mettere in moto, “sumpto massime nostro”, progetti ed iniziative del tutto rispettabili, alle quali confidiamo che venga conferito il giusto rilievo e non corrano il rischio di passare inosservate solo perché in area tradizionalmente meno vocata ad una correlazione con l’attività di Gorgio Vasari. Pertanto, se Arezzo restaura pubblicamente una pala d’altare, Bosco Marengo restituisce al pubblico il restauro di una delle più belle opere di Giorgio Vasari”.

“Tuttavia, in questo caso – ha precisato Gianfranco Cuttica di Revigliasco, direttore del Museo - non è l’opera ad essere trasportata in un laboratorio ma è il laboratorio di restauro che è stato allestito all’interno del complesso boschese, in uno dei vani adiacenti alla chiesa, già destinati e recuperati per essere la sede del museo di Santa Croce”.

L’ambiente, seppur in termini condizionati e contingentati - grazie alla disponibilità della ditta di restauro Kermes e all’opera volontaria del gruppo di protezione Civile per i Beni culturali cb 90 Al 1 e dell’Associazione Amici di Santa Croce – a partire dal 20 Ottobre potrà essere aperto al pubblico, con tanto di possibile incontro e dialogo con i tecnici che si occupano dell’intervento.
A seguito di una seria ed approfondita campagna analitica, condotta attraverso i più sofisticati sistemi tecnologici di indagine, l’intervento sta evidenziando le più valide strategie per fermare un processo di degrado documentato da secoli, che crea forti elementi di precarietà alla tenuta della pellicola pittorica.

Dopo il restauro, la tavola viaggerà alla volta di Roma dove, nel novembre prossimo, sarà oggetto di una prestigiosa mostra, presso il Palazzo della Cancelleria.

L’iniziativa si integra organicamente nel complesso degli interventi di restauro e di recupero che, da alcuni anni a questa parte, grazie all’opera delle Soprintendenze e della direzione dei lavori, hanno interessato la navata, il transetto destro e alcune cappelle della Basilica, liberando le superfici murarie e gli apparati scultorei da pesanti interventi di ritinteggiatura e ponendo in luce i delicati e sobri elementi decorativi succedutisi tra ‘500 e ‘600. In tempi recentissimi, il restauro ha interessato, tra le altre, proprio la quarta cappella del lato destro, che custodisce, all’interno di un complesso decorativo ascrivibile al XVIII secolo, la cinquecentesca tavola con l’Adorazione dei Magi.

Il 20 ottobre sarà anche definitivamente aperta al pubblico la sala del museo dedicata alle testimonianze del famoso altare originario della basilica - la “Macchina d’altare a guisa di Arco trionfale” progettata dal Vasari - attraverso una rivisitazione organica della strategia espositiva che vede l’inserimento della gigantesca pala raffigurante il Martirio di San Pietro Martire.

Esaurito l’intervento di restauro sulla Adorazione dei Magi, potranno quindi procedere i lavori di allestimento del Museo di Santa Croce per i restanti ambienti, portando a conclusione, nel giro di qualche tempo, un iter piuttosto articolato e complesso che ha richiesto parecchi anni di elaborazione e diversi momenti di riflessione progettuale.

Gli orari di visita al laboratorio di restauro allestito presso i locali del museo della basilica di Santa Croce a Bosco Marengo, sino alla conclusione dell’opera, corrispondono a quelli che oggi consentono la visita alla chiesa: dal Lunedì alla Domenica dalle ore 10.00 alle 12,00 e dalle 0re 15,00 alle 18,00. Giornata di chiusura: Mercoledì. Mentre la sala del capitolo sarà visitabile anche tutti i sabati e domenica, sempre negli stessi orari di visita della chiesa.

 

    Mirò

Nessun commento:

Posta un commento