venerdì 20 gennaio 2012

I Carnevali tradizionali Piemontesi 2012

I Carnevali tradizionali Piemontesi 2012

I carnevali tradizionali Piemontesi sono l’eredità più profonda della società contadina e montanara, riti spesso persi con la modernizzazione e poi ritrovati e riproposti con successo.

Sono numerosi in Piemonte i Carnevali Tradizionali ricchi di analogie con simili consuetudini in ogni parte d’Europa. e vale la pena parteciparvi in quanto è importante che queste tradizioni non scompaiano in quanto sono le nostre origini.

beò de blins

Si parte il 4 e 5 febbraio con l’antica e propiziatoria danza dell’Orso a Mompantero (To) mentre il 10, 11 e 12 tocca ai personaggi della Lachera di Rocca Grimalda (Al) mettere in scena la questua nelle cascine e la sfilata finale in paese.

Sabato 18 è la volta di Chianale (Cn) dove nel pomeriggio rivive l’antica tradizione dei “loups”, dalla vestizione e la sfilata dei lupi, alla sfilata nelle vie del paese allietata da suonatori di musica occitana.

Domenica 19 si rappresentano l’Orso di Piume di Cortemilia (At) e l’Antico Carnevale del Lajetto, borgata di Condove (To): il primo, simbolo di un ritorno alla natura, alla Langa rinselvatichita, custode di misteri, di segreti e al tempo stesso generatrice di nuove fertilità e vitalità; nel secondo caso un corteo di personaggi che culmina col taglio rituale della testa del gallo (oggi un pupazzo) per propiziare l’annata agricola.

A Salbertrand (To) martedì 21 febbraio alle 21 per le vie del paese: 'l Carnavà du Guèini si porta di casa in casa, accompagnato dal gruppo di suonatori, per concludersi con il falò del fantoccio di paglia dopo la lettura del testamento. Da segnalare domenica 19 e martedì 21 a Bellino in Val Varaita (Cn) “La Beò de Blins”, di cadenza triennale.

Chiude la serie domenica 26 febbraio l’Orso di Segale di Valdieri, un altro simbolo del “selvatico”: l'”ours” ricoperto di gambi di segale attorcigliati, è incatenato dal domatore e accompagnato da un gruppo di suonatori di semitun, l’organetto tradizionale della musica occitana.

Fonte: Regione Piemonte

     Mirò

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