IL REFERENDUM SULLA CACCIA IN PIEMONTE SI FARA’
Evviva! il referendum sulla caccia in Piemonte si farà, il Tar ha imposto alla Regione di indire il Referendum entro 60 gg.
A stabilirlo è il Tar, che ha ordinato alla Regione di fissare la data entro 15 giorni dalla notifica della sentenza; in ogni caso, dovrebbe trattarsi di una domenica compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno.
L’assessore all’agricoltura che si occupa anche di caccia e pesca ovvero Claudio Sacchetto (Lega Nord) esce sconfitto da questo braccio di ferro, lui il suo partito e la lobby dei cacciatori sono destinati a soccombere alla volontà popolare.
L’assessore Claudio Sacchetto (Lega Nord) ha cercato fino all’ultimo di opporsi ad un diritto fondamentale dei cittadini ovvero il referendum e dire se vogliono che il massacro di animali continui o meno.
Finalmente dopo 25 anni (io ho firmato) si andrà pertanto a votare su quattro quesiti:
- Limitazione specie cacciabili –
- Divieto la domenica –
- Divieto sui terreni innevati –
- Limitazione alle aziende venatorie.
Anche Roberto Cota governatore della regione ha cercato in tutti i modi di non andare alle urne ma ormai è troppo tardi, ora l’importante è far sapere alla gente che il referendum ci sarà e convincere tutti ad andare a votare.
Da parte mia farò di tutto per per arrivare al quorum.
Dopo questa sconfitta politica (Lega) e personale Ass. Claudio Sacchetto spero proprio che quest’ultimo,se i referendum passeranno, dia le dimissioni e di vederlo scomparire per sempre dalla scena politica.
Il Piemonte di tutto ha bisogno meno che di persone che come obiettivo hanno il massacro di animali per sport e che anzi vogliono fare della nostra regione una zona franca per i cacciatori di ogni regione.
Non so se la Lega Nord ha capito i danni che ha fatto a se stessa, in termini di voti e popolarità, solo per voler proteggere una lobby che oltre il 90% della gente detesta.
Vi terrò informati sullo sviluppo dei referendum e fin da ora invito tutti al passaparola.
Mirò
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